Rapporti sessuali dolorosi per una donna su 10

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/03/2017 Aggiornato il 21/03/2017

Molte donne lamentano rapporti sessuali dolorosi: quali possono essere le cause e come curarle per riappropriarsi della propria vita intima

Rapporti sessuali dolorosi per una donna su 10

Quasi una donna sessualmente attiva su dieci, indipendentemente dall’età, lamenta rapporti sessuali dolorosi. Lo rivela un’indagine effettuata su 7mila donne inglesi, svolta da ricercatori della University College London.

Ancora un tabù

La ricerca inglese ha fatto luce su un problema molto comune, ma ancora da molti ritenuto tabù. I dati rivelano che circa il 7,5% delle intervistate soffre di rapporti sessuali dolorosi e, di queste, circa un quarto aveva avuto questi sintomi frequentemente fino a ogni rapporto nei sei mesi precedenti l’indagine. Il problema per molte era causa di insoddisfazione sessuale e in alcuni casi anche di sintomi depressivi.

Un disturbo molto diffuso

Secondo Emmanuele Jannini, professore di sessuologia medica presso l’Università Tor Vegata e past president della Società italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità, si tratta di dati che valgono per tutti i Paesi industrializzati (quindi anche l’Italia) e inoltre sottostimati, perché la dispareunia è un problema di cui ci si vergogna molto. Eppure, anche se non se ne parla, è un disturbo diffusissimo.

Le possibili cause

Le giovanissime che sono agli inizi della loro vita sessuale potrebbero essere in tensione, perché non si sentono del tutto a loro agio. Per altre donne I rapport sessuali dolorosi potrebbero essere causati da problemi di salute, come infezioni sessualmente trasmissibili, motivi ormonali o patologie infiammatorie difficili da riconoscere. Anche tra le donne che hanno partorito da poco è frequente avere fastidi durante i rapporti: in questo caso, però, in genere basta avere un po’ di pazienza e poi tutto torna normale.

Importante rivolgersi al medico

Quando si avvertono fastidi, bruciori e dolore durante i rapporti sessuali, la prima cosa da fare è andare dal ginecologo per verificare subito la natura di questi sintomi. Se non ci sono cause mediche può essere utile rivolgersi al sessuologo; perché il problema potrebbe essere relazionale oppure avere origine dalla poca conoscenza del proprio corpo e in particolare di vulva e vagina.

 

 
 
 

In breve

LA CURA? ORMONI NON-ORMONI

La dispareunia è una patologia riconosciuta solo recentemente; per molti anni è stato difficile anche solo parlarne. Oggi però abbiamo a disposizione farmaci efficaci, che agiscono come ormoni ma senza essere tali.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti