Sesso: le donne temono il cattivo odore

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/07/2016 Aggiornato il 20/07/2016

Anche quello che si mangia può contribuire a creare disagio durante il sesso: il consiglio è parlarne con il ginecologo

Sesso: le donne temono il cattivo odore

La paura che la propria vagina non abbia un buon odore è al primo posto tra le preoccupazioni delle donne durante il sesso: è quanto emerge da un’indagine, secondo cui se per gli uomini la preoccupazione maggiore riguardo alla sfera sessuale sono le dimensioni, per le donne l’incubo è invece il proprio odore intimo.

Ancora un tabù

Di profumi e aromi legati alle parti intime le donne non amano parlare, neanche con il ginecologo: quello dell’odore intimo è infatti ancora un argomento ritenuto tabù. Eppure è sufficiente chiedere al proprio medico da cosa possa dipendere un odore intimo diverso dal consueto per sentirsi rispondere che le secrezioni vaginali possono assumere un sentore differente anche a seconda di ciò che si è mangiato (aglio o cipolla possono dare un certo aroma, per esempio). Il ginecologo potrebbe inoltre chiarire che l’odore diverso dal solito che si avverte non necessariamente arriva dalla vagina, ma potrebbe dipendere dall’urina. In ogni caso, spiegano gli esperti, in caso di dubbio riguardo un aroma intimo poco usuale è bene evitare il “fai da te” e il “passaparola” e chiedere invece consiglio allo specialista, approfittando magari per sottoporsi a una visita di controllo.

Convinzioni sbagliate

Un particolare odore intimo può far preoccupare una donna, così come la presenza di prurito o perdite. Come spiega Francesco De Seta della Clinica ostetrica e ginecologica dell’Oospedale materno-infantile Burlo Garofolo di Trieste, “le donne tendono a fare l’equazione prurito, bruciore, perdite uguale infezione vaginale: in realtà nel 30-40% dei casi non è così e i disturbi dipendono da irritazioni e fenomeni cutanei”. Le convinzioni sbagliate, continua l’esperto, portano molte donne ad auto-diagnosticarsi un’ipotetica infezione e a curarsi con antibiotici antifungini o con il “fai da te”. Comportamenti che, seppur attuati in buona fede, possono peggiorare l’eventuale presenza di qualche piccolo disturbo: per questo, conclude De Seta, “è sempre consigliabile rivolgersi al medico per una diagnosi accurata”.

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

Diversi comportamenti comuni possono dar vita a irritazioni vaginali: la depilazione totale (i peli sono un elemento di difesa), l’uso di lavande vaginali e di detergenti aggressivi (possono innescare irritazioni locali fastidiose) e l’impiego di biancheria in materiali sintetici poco traspiranti.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti