Una app per la disfunzione erettile

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 27/11/2015 Aggiornato il 27/11/2015

La Società italiana di urologia ha creato una App per auto-valutare il rischio di disfunzione erettile. L’obiettivo? Sensibilizzare i pazienti uomini e offrire supporto terapeutico

Una app per la disfunzione erettile

Il problema della disfunzione erettile è molto delicato, sia per la reticenza legata a questo tipo di disagio sia per la poca informazione. Le statistiche in Italia rivelano che tre milioni di uomini soffrono di disfunzione erettile e di questi solo un terzo decide di sottoporsi alla terapia. Questo avviene perché spesso il problema non è percepito come una vera malattia, oppure perché non si sa come affrontarla. Inoltre, è una patologia di cui può essere difficile parlare apertamente.

Può creare imbarazzo

Un sondaggio dell’Ispo (Istituto per gli studi sulla pubblica opinione) condotto su uomini con almeno un problema di disfunzione erettile nel corso della vita sessuale, ha mostrato che  il 52% si giustifica adducendo come scusa lo stress, seguito da un 38% che motiva il fallimento sotto le lenzuola con stanchezza e ansia e, infine, il restante 27% che afferma di avere scarsa intesa sessuale con la partner. Risulta evidente dal sondaggio che gli uomini italiani che ne soffrono preferiscono scartare il motivo fisico e pensare esclusivamente a un problema di tipo psicologico, perché è difficile ammettere di avere un problema legato alla percezione della propria virilità.

Cause della disfunzione erettile

Per chiarire meglio quali siano le cause legate strettamente al funzionamento dell’organo sessuale maschile, è importante capire che per arrivare all’erezione sono necessarie una componente psicologica-biochimica (l’eccitazione) e una componente fisica (l’afflusso di sangue che determina l’erezione). Tra le cause di tipo psicologico, le più comuni sono l’ansia da prestazione, il timore di essere giudicati durante il rapporto o dinamiche conflittuali con la propria compagna. Tra le cause organiche, invece, possono essere presenti problemi ai testicoli o alla prostata, o ancora difficoltà nell’afflusso di sangue alla zona genitale. In questo caso, la disfunzione erettile può essere solo un campanello d’allarme per altre patologie organiche che ancora non hanno manifestato i sintomi, come il diabete, l’ipertensione, rischio di infarto e ictus.

Una App per autovalutarsi

La Società italiana di urologia (Siu) ha sviluppato una App ad hoc, “Disfunzione erettile – Autovalutati”, per una prima autodiagnosi sul rischio di impotenza. Un test di sei domande, riguardo la qualità dell’attività sessuale dell’ultimo mese, indica al paziente se è il caso di rivolgersi a un centro specializzato o a un medico per ricevere cure adeguate. Alla fine del test viene generato un punteggio da 1 a 30 e un semaforo virtuale sul grado di pericolo. Oltre alla valutazione della condizione di salute vengono forniti indirizzi e numeri di telefono di oltre 300 centri urologici pubblici, che possono essere un valido punto di riferimento per dubbi, domande o l’inizio di un’eventuale terapia. È possibile scaricare la App in modo del tutto gratuito dadal sito ufficiale della Siu (www.siu.it). 

Non sostituisce il medico

Vincenzio Mirione, segretario nazionale Siu, ha sottolineato  che la funzione della App è quella di sensibilizzare gli uomini riguardo alla disfunzione erettile, senza ovviamente sostituirsi a una diagnosi medica.

 

 

 
 
 

In breve

NO ALLE CURE FAI-DA-TE

 È importante non sottovalutare la disfunzione erettile: può essere una spia di altre malattie serie, come diabete, ictus e problemi cardiaci. Meglio non optare per cure fai da te, ma rivolgersi sempre al medico di riferimento o a centri specializzati.

 

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