Shopping: le regole con i bambini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/07/2019 Aggiornato il 08/07/2019

Sono partiti i saldi in tutta Italia e fare shopping con i bambini può essere una necessità. Ecco come farlo senza problemi

Shopping: le regole con i bambini

Quando si tratta di fare shopping andare con i bambini mette di cattivo umore? Assolutmente no. Le famiglie italiane lo fanno volentieri con i loro bambini: il 73% fa acquisti insieme ai figli la maggior parte delle volte, il 30% addirittura mai senza di loro. È quanto emerge dall’indagine realizzata da Neinver (società che gestisce i maggiori outlet), insieme all’Anpe, Associazione nazionale pedagogisti italiani.

Svago per tutta la famiglia

Concentrato soprattutto nel week end per l’80% degli italiani, lo shopping viene vissuto da più del 40% come un momento per la famiglia, con punte del 47% per i papà. Solo un genitore su quattro lamenta che il proprio bimbo tocchi tutto ciò che vede esposto, corra per il negozio (23%) o faccia i capricci perché gli si compri qualcosa (23%). Di fronte a un “no”, pianti (9%) e urla (11%) sono la prassi di una minoranza di bambini.Ma solo il 10% dei genitori reagisce con un rimprovero severo. Il vero problema è la noia. Il 44% dei genitori, infatti, si trova in difficoltà solo quando i piccoli si stancano, perché è allora che iniziano a lamentarsi.

I consigli per uno shopping sereno

L’Anpe ha stilato una lista di consigli, utile per chi ha figli tra i 3 e i 9 anni, per uno shopping sereno con i propri figli. Prima di tutto, per ridurre i capricci, è meglio evitare le compere quando i bambini sono stanchi. Anche i genitori non devono essere stanchi, altrimenti saranno molto più irritabili e meno inclini al dialogo. È utile anticipare ai bambini dove si andrà e cosa si farà: dire chiaramente il motivo dell’uscita e che cosa si comprerà evitate di creare false aspettative. Ricordare quali sono le regole da seguire prima di arrivare ai negozi: non ci si allontana dai genitori, si saluta quando si entra o si esce da un negozio, se si vuole vedere un oggetto si chiede prima il permesso ai genitori.

La coerenza premia

Altrettanto importante è la coerenza e il rispetto dei patti da parte dei genitori: se si promette l’acquisto di un gioco, non si potrà poi fare  dietro-front, mentre se si è già annunciato che non verrà preso un regalino, poi non bisognerà cedere alle richieste. Meglio far fare merenda ai bambini prima dello shopping: come per la stanchezza, anche se ha fame il bambino diventa capriccioso. Se gli acquisti si protraggono, è bene fare una pausa al parco giochi o in un punto di svago così che i bambini possano muoversi e divertirsi. Utile anche portare con sé un libro o un gioco da sfoderare nei momenti critici. Lo shopping si può anche trasformare in un’esperienza educativa, rendendo i bambini partecipi, chiedendo loro suggerimenti e insegnando il valore del denaro, rinforzando il comportamento positivo del bambino.

 

 

 

 
 
 

lo sapevi che?

Mamme e papà italiani tengono conto dei desideri dei figli durante lo shopping: lo fa il 58%; solo il 20%, invece, sceglie senza tener conto di ciò che il bimbo chiede.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti