Felicità e sport, binomio inossidabile

Laura Raimondi A cura di Laura Raimondi Pubblicato il 14/06/2018 Aggiornato il 01/08/2018

Muoversi è la vera ricetta della felicità. Anche poco ogni giorno, l’importante è fare attività fisica. E a volte possono bastare anche 10 minuti alla settimana...

Felicità e sport, binomio inossidabile

Rimanere fisicamente attivi sarebbe la chiave della felicità. Non è necessario diventare degli atleti, ma basta uno sforzo ridotto nell’arco della settimana per aumentare il livello di endorfine. Le probabilità di essere felici sono del 52% maggiori tra chi è molto attivo e si riducono a quasi il 30% per chi lo è un po’ meno, scendendo progressivamente con l’aumentare della sedentarietà.

Ri-studiate tante ricerche sulla felicità

Sono gli esperti dell’Università del Michigan a pubblicare la scoperta sulla rivista Journal of Happiness Studies. Nello specifico, gli scienziati Weiyun Chen e Zhanjia Zhang, esperti in chinesiologia, hanno analizzato e comparato ben 23 ricerche riguardanti il rapporto felicità-attività fisica. Tra di queste, quindici erano di tipo osservazionale, ovvero dove si studia la realtà in cui sono immersi i soggetti, e otto di tipo interventistico, dove per dimostrare l’ipotesi veniva inserito un fattore di cambiamento. Nell’insieme, sono stati analizzati una grande mole di dati provenienti da molti Paesi differenti. Gli studi sotto esame comprendevano giovani e anziani, ma anche gruppi particolari, tra cui un gruppo di donne con tumore ovarico.

Basta un piccolo cambiamento

Come afferma Chen, uno degli autori dello studio, “i risultati suggeriscono che la frequenza e il volume dell’attività fisica sono fattori essenziali nella relazione tra quest’ultima e la felicità […], anche un piccolo cambiamento fa la differenza”. Può bastare, infatti, anche solo decidere di fare esercizio fisico un giorno solo a settimana o dedicarvisi per poco tempo sempre nell’arco di sette giorni, per poter osservare un aumento nel livello di felicità.

Per i giovani occorre più tempo

Se si è anziani, bastano infatti 10 minuti di attività fisica alla settimana perchè l’umore migliori. Ai giovani, ovviamente, ne serve di più, pur rimanendo nell’ambito di attività fisica moderata. Le ricerche attestano che tra chi è sopravvissuto al cancro, dedicarsi anche per breve tempo ad attività aerobica e stretching apporta vantaggi incredibili.

Effetto soglia: il beneficio si stabilizza

Un altro aspetto emerso è l’ “effetto soglia” di questa equazione del buon umore: relativamente alla durata dell’esercizio, esiste un punto oltre il quale il livello di felicità si stabilizza. Svariati studi, infatti, hanno dimostrato che la durata dell’esercizio fisico di 150 minuti apporta la stessa felicità di un allenamento di 300 minuti o oltre a settimana.

 

 

 
 
 

DA SAPERE

SERVE COSTANZA

Non è la quantità dell’esercizio a determinare la felicità, ma la costanza. Senza questa, non si ottengono benefici.

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