Nuovi genitori: più presenti e giocherelloni

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/06/2017 Aggiornato il 22/06/2017

Anche se il lavoro fuori casa assorbe sempre più tempo ed energie, i nuovi genitori non perdono occasione per stare con i propri figli e giocare con loro

Nuovi genitori: più presenti e giocherelloni

Il volto delle famiglie italiane si è modificato profondamente nell’arco di 20 anni: lo ha evidenziato la Società italiana medici pediatri (Simpe) in occasione del “Capri Campus 2017” organizzato da Paidòss, Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza. Il cambiamento riguarda sia l’organizzazione famigliare sia l’atteggiamento mentale dei nuovi genitori nei confronti dei figli, in particolare in relazione al gioco.

Meno mamme casalinghe

Le mamme casalinghe sono sempre meno innanzi tutto perché uno stipendio solo non basta. Secondo i dati della Simpe più del 40 per cento dei bambini ha entrambi i genitori con un impiego fuori casa. La famiglia classica, con il papà che lavora e la mamma casalinga è dunque sempre più rara, però è migliorata l’attenzione alla “qualità del tempo” da trascorrere con i figli.

I nonni in campo

Della cura dei bambini piccoli, nella maggior parte dei casi si occupano i nonni, spesso a tempo pieno. Le statistiche dicono che addirittura il 70 per cento dei bambini fino a dieci anni è affidato a loro, mentre solo il 5 per cento viene lasciato alla baby-sitter. Anche i nidi d’infanzia sono una soluzione non troppo praticabile: quelli pubblici hanno lunghe liste d’attesa, quelli privati spesso chiedono rette che il budget domestico non può sostenere. I nonni cui le giovani famiglie si appoggiano sono perfetti: godono di buona salute, percepiscono una pensione, dispongono di tempo che possono investire per l’accudimento dei nipotini.

Giocare con i figli è bello

 I nuovi genitori sono impegnati con il lavoro e di conseguenza per molte ore al giorno stanno lontani dai figli. Questa necessità suggerisce di puntare sulla “qualità del tempo trascorso insieme”. Sia le mamme sia i papà giocano molto con i loro piccoli. Più della metà le prime ogni giorno, i papà prevalentemente nei fine settimana.

Il parere dell’esperto

Al riguardo, Giuseppe Mele, pediatra e presidente Paidòss, sostiene che il tempo che i genitori condividono con i figli serve a cementare un’intesa che durerà negli anni e anche a migliorare il benessere psicofisico dei piccoli, per il quale il gioco è un aspetto fondamentale per lo sviluppo cognitivo.

 

 
 
 

Lo sapevi che?

  • 70% i bambini affidati ai nonni,
  • 5% i bambini affidati a baby-sitter,
  • 40% i bambini che hanno entrambi i genitori che lavorano,
  • meno di 4 su dieci le mamme casalinghe,
  • 58% i  bambini che giocano ogni giorno con la mamma,
  • 2 su 3 i papà che giocano con i figli nei fine settimana.

 

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Pancione e traumi: quando preoccuparsi?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza, in seguito a un infortunio la verifica che tutto sta procedendo al meglio è una pancia sempre bella morbida e soffice. Qualora la pancia dovesse indurirsi ed essere molto tesa oppure dovessero comparire dolori simili a quelli del ciclo mestruale, potremmo essere di fronte a contrazioni...  »

A 5 settimane l’embrione non si vede

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Nella 5^ settimana di gravidanza non è motivo di allarme non visualizzare l'embrione con il battito del cuoricino. In questa epoca quello che conta è individuare in utero la camera gestazionale.   »

Fai la tua domanda agli specialisti