Occhiali 3D vietati ai bambini al di sotto dei sei anni
A cura di “La Redazione”Pubblicato il 30/09/2013Aggiornato il 30/09/2013
Scatta l’allarme per gli occhiali 3D: possono essere pericolosi per la salute degli occhi dei bambini
Attenzione agli occhiali 3D perché possono essere pericolosi per la salute degli occhi dei bambini, soprattutto al di sotto dei 6 anni di età. È questa la raccomandazione dei Ministeri dello Sviluppo economico e della Salute che ha imposto a produttori e distributori di informare i consumatori sui rischi per la salute legati all’uso di questi dispositivi: oltre alle limitazioni per i bambini, viene raccomandata la pulizia e disinfezione delle lenti e l’uso non troppo prolungato (non oltre la durata di un film).
Allarme: sì o no?
La notizia sui limiti posti dalla circolare ministeriale all’utilizzo degli occhiali 3D, e in particolare sul divieto di farli indossare a bambini sotto i 6 anni, ha destato però perplessità da parte degli oculisti. “Si tratta di una restrizione non del tutto motivata, che rischia di diffondere paure che non hanno ragione di esistere” ha commentato, per esempio, Paolo Nucci, direttore della clinica oculistica dell’Università di Milano presso l’ospedale San Giuseppe e docente di malattie dell’apparato visivo presso l’ateneo, e presidente della Società italiana di oftalmologia pediatrica. “Non capisco – ha aggiunto Nucci – il senso di una norma restrittiva tout court, che colpisce indistintamente i bambini sotto i 6 anni. I televisori 3D prevedibilmente saranno sempre più diffusi nelle case degli italiani e i possibili danni legati al rischio di trasmissione di infezioni e di problematiche visive sono oggettivamente molto modesti. Sarebbe ragionevole non far indossare gli occhiali 3 D ai bimbi sotto i 3 anni, ma quelli più grandi senza disturbi alla vista possono indossarli senza rischi”.
Meglio prima una visita
Conclude Nucci: “Nella circolare avrei preferito leggere, invece di un divieto, il consiglio ai genitori di sottoporre i bambini alla visione attraverso gli occhiali 3D con cautela, portandoli prima dall’oculista e lasciare al medico l’onere di spiegare i motivi dell’eventuale divieto e i rischi che il bambino potrebbe correre”.
In breve
PERCHÉ POSSONO FARE MALE
Al di là delle infezioni, i danni legati all’uso degli occhiali 3D potrebbero essere legati al fatto che questi dispositivi agiscono dissociando i due occhi; quindi se il bambino ha uno strabismo latente potrebbe sperimentare un temporaneo problema di collaborazione binoculare.
Ci sono situazioni complicatissime da gestire in cui il comportamento materno (che pure ha tantissime giustificazioni e si può comprendere) può indurre il bambino a preferire la vita che gli offre il padre grazie ad atteggiamenti più permissivi. »
La rilevazione dell'attività cardiaca del feto è un ottimo segno, tuttavia l'ecografia non permette di fare previsioni sul futuro della gravidanza, ma consente solo di valutare il "qui e ora". »
Sono gli adulti a dover trovare il modo di mediare i conflitti tra fratelli, anche pretendendo con affettuosa fermezza il rispetto di alcune regole base, prima tra tutte il divieto di offendersi con parolacce e insulti vari. »
I sintomi causati dal virus influenzale che sta circolando massicciamente non includono la cistite che, nella stragrande maggioranza dei casi, è dovuta a un batterio. »
Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali. »
Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto. »
Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna. »
La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro. »
Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi. »