Bambini ribelli? Sì alle punizioni, ma non sempre

Patrizia Masini A cura di Patrizia Masini Pubblicato il 15/03/2019 Aggiornato il 18/03/2019

Atteggiamenti eccessivamente oppositivi dei figli devono essere puniti dai genitori, ma nel modo giusto. Ecco come comportarsi

Bambini ribelli? Sì alle punizioni, ma non sempre

All’ennesima marachella ci troviamo di fronte allo stesso dilemma: dobbiamo essere duri con i nostri bambini o lasciare correre?  Secondo gli esperti della Oklahoma State University vanno bene le punizioni, ma tutto dipende da come vengono impartite, anche se l’atteggiamento oppositivo dei figli mette spesso a dura prova i nervi delle mamme. Mamma e papà devono, quindi, cercare di essere pazienti e soprattutto coerenti nella loro educazione, perché una punizione troppo dura può causare dei traumi che possono interferire con una crescita serena.

La ricerca canadese

Nel corso della 123a Convention annuale dell’American psychological association sono stati presentati i risultati di una ricerca che ha coinvolto 102 madri che hanno raccontato le loro esperienze educative. È emerso che alcune mamme adottano regole troppo rigide, altre sono più permissive. Ognuna ha dettagliato cinque casi nei quali sono dovute intervenire per i capricci, i no e le reazioni scontrose dei figli.

Compromessi o punizioni?

Il tentativo di un compromesso sembra essere il metodo più efficace nel caso di semplici capricci o lamenti. La punizione vera e propria, invece, serve per i bambini più irrequieti e che continuamente disubbidiscono alle indicazioni dei genitori. Ma perché, allora, non funzionano o risultano essere negative per la crescita dei figli? Perché sono utilizzate male, spiega Ennio Cipani della National University. “I nostri risultati di casi clinici – spiega – hanno dimostrato che le punizioni utilizzate costantemente, ma solo per alcuni selezionati comportamenti e situazioni riducono in modo significativo le azioni problematiche nel corso del tempo”.

Importante la coerenza

Ecco qualche suggerimento per limitare i comportamenti ribelli.

  • La punizione deve essere avvertita come conseguenza di un comportamento negativo ma, allo stesso modo, deve seguire una lode ad una condotta positiva.
  • Andrebbe punita la circostanza, non la reazione (non il “no” per intenderci). Ignorare i pianti e le richieste di nostro figlio può formare personalità insicure.
  • Parola d’ordine: coerenza. A un’azione deve seguire sempre lo stesso atteggiamento (non si può reagire a casa in un modo e, per esempio, in un luogo pubblico, perché ci vergogniamo, in un altro).
  •  Deve essere adatta al tipo di comportamento. No alle risposte in base al livello di sopportazione del genitore (che finisce per urlare al figlio anche per un nonnulla). 

In conclusione, ogni tanto una piccola punizione fa bene all’educazione dei nostri figli. La regole servono, ma devono essere date con coerenza.

 

 

 

 

 
 
 

da sapere!

 Così come vengono riprese le azioni scorrette dei bambini, devono essere premiati anche i comportamenti positivi.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti