Cani: più attenzioni quando c’è un neonato

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 07/11/2013 Aggiornato il 07/11/2013

L’Associazione veterinari chiede delle linee guida che aiutino le famiglie con gestanti e neonati a prevenire le aggressioni da parte dei cani

Cani: più attenzioni quando c’è un neonato

Sono i migliori amici dell’uomo. Talvolta, però, i cani possono trasformarsi in pericoli, soprattutto con l’arrivo di neonati in casa. Ecco perché l’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) ha invitato il ministro della Salute a valutare la predisposizione di linee guida che aiutino le famiglie nella gestione dei cani.

Sono animali affettuosi

I cani sono animali affettuosi e affidabili, molto attaccati al loro padrone. Rappresentano sicuramente una risorsa preziosa per la famiglia, anche e soprattutto per i bambini. Infatti, vivere con un cucciolo ha ripercussioni positive sulla loro crescita e comporta tanti vantaggi, sia dal punto di vista psicologico sia da quello fisico. Non è un caso che proprio i cani siano fra gli animali più usati nella pet therapy, insieme ai cavalli e nella cura dei bambini autistici.

A volte possono nascere dei problemi

Occorre considerare, però, che talvolta i cani hanno reazioni imprevedibili, soprattutto quando si sentono in pericolo o non riescono a interpretare i gesti di chi li avvicina, come può succedere con i più piccoli. Non solo. L’arrivo di un bebè rappresenta uno sconvolgimento anche per loro, non solo per i genitori. Infatti, l’ingresso di neonati in casa modifica inevitabilmente le dinamiche e le relazioni fra i padroni e i loro animali.

Come prevenire i rischi

I veterinari italiani invitano a non sottovalutare questo aspetto. Infatti, sono sufficienti pochi accorgimenti per avviare una relazione sicura con il cane, così da tutelare anche il bebè. Secondo loro è necessario stilare delle linee guida per le famiglie con gestanti e con neonati, affinché già nei corsi pre-parto e fin dalle dimissioni dall’ospedale alle famiglie vengano fornite indicazioni fondamentali per la prevenzione delle aggressioni dei cani.

 

In breve

MAI DA SOLI

Non lasciare mai i neonati da soli con i cani, neanche per pochi secondi. Gli animali non devono entrare nella cameretta dei bambini né giocare con i loro giochi.  

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti