Divieto di fumo: è pronto il nuovo decreto per mamme e bambini

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/10/2015 Aggiornato il 05/10/2015

È stato finalmente preparato il nuovo decreto sul fumo, che vieta l’utilizzo delle sigarette in auto in presenza di bambini e donne incinta. Ecco tutti i dettagli

Divieto di fumo: è pronto il nuovo decreto per mamme e bambini

È stato finalmente approntato il nuovo decreto che estende il divieto di fumo a diverse situazioni a tutela di bimbi e donne incinta. Non ci sono grosse novità rispetto la bozza dei mesi scorsi e ora manca solo l’approvazione del Consiglio dei ministri per diventare operativo.

Situazione migliorata

Indubbiamente, rispetto al passato, oggi la situazione è migliorata nettamente. Grazie soprattutto all’approvazione della legge Sirchia, che vieta il fumo nei luoghi pubblici, i non fumatori sono esposti in misura minore all’azione nociva delle sostanze contenute nelle sigarette. Tuttavia, le categorie più deboli, ossia bambini e donne incinta, non sono ancora sufficientemente tutelate. Da qui la decisione di preparare un nuovo decreto ad hoc.

Norme comuni in Europa

La decisione del nostro ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, è arrivata dopo che l’Unione Europea ha emanato una nuova direttiva sul fumo. Il governo centrale europeo ha voluto rimarcare, ancora una volta, la pericolosità delle sigarette nei confronti della salute sia dei fumatori sia dei non fumatori e ha invitato i paesi membri a intraprendere azioni e politiche più decise per contrastare questa abitudine dannosa. In particolare, ha raccomandato di pensare a forme di tutela per i minorenni e le donne in gravidanza.

No al fumo in macchina con i bambini

Il ministero della Salute italiano ha risposto all’invito dell’UE, stilando un decreto che stabilisce il divieto di fumare in automobile quando all’interno dell’abitacolo sono presenti bambini e gestanti. Si tratta, indubbiamente, di un passo in avanti importante perché oggi è certo che l’esposizione al fumo passivo è molto pericolosa, specialmente se avviene all’interno di luoghi di piccole dimensioni. Tuttavia, occorre considerare che anche il fumo di terza mano, ossia l’inalazione delle particelle che rimangono attaccate ai tessuti e agli abiti dopo che si è fumato, è altrettanto dannoso. L’ideale, dunque, sarebbe evitare completamente di fumare in macchina e in casa.

Le altre misure cautelative

Il decreto contiene anche altre misure, ossia:

-l’obbligo di riservare il 65% dei pacchetti di sigarette alle avvertenze combinate fra testo e immagini a colori sulle sigarette;

-il divieto di vendita ai minori di 18 anni, anche per quanto riguarda le sigarette elettroniche;

-l’inasprimento delle sanzioni per la vendita delle bionde ai minori, con revoca della licenza per i tabacchi;

-il divieto di vendita online;

-l’abolizione dei pacchetti di sigarette da dieci.

Al via la campagna nazionale

In attesa dell’approvazione definitiva del decreto da parte del Consiglio dei ministri, Beatrice Lorenzin, ministro della Salute, ha presentato anche la nuova campagna anti-fumo, battezzata con il titolo Ma che sei scemo?. “La campagna è un po’ in contrasto con il messaggio che si sta dando negli altri Paesi Europei, nei quali si sta facendo una comunicazione più forte. Noi abbiamo voluto usare un metodo più ironico e delicato, ma non per questo meno efficace” ha chiarito il ministro.

 

 

 
 
 

In breve

 

Il 70% INIZIA PRIMA DEI 18 ANNI

I dati aggiornati rivelano che oggi, in Italia i fumatori sono circa 10,3 milioni (19,5%): di questi, 6,2 milioni sono uomini (24,5%) e 4,1 milioni donne (14,8%). Il 70% delle persone inizia ad avere il vizio del fumo prima dei 18 anni di età e il 94% prima dei 25 anni.

 

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