Pulire casa: la parità è ancora lontana

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 20/10/2016 Aggiornato il 20/10/2016

Sconfortante primato nel pulire casa delle donne spagnole e italiane, che sgobbano tre ore in più alla settimana dei propri compagni. Uomini sfaticati

Pulire casa: la parità è ancora lontana

Nelle case italiane, la parità nel pulire casa ha ancora molta strada da fare. Rispetto a molti altri Paesi del mondo, infatti, in Italia le donne passano tre ore in più del compagno a occuparsi delle faccende domestiche.

Italia  e Spagna i Paesi meno virtuosi

È quanto emerge da una ricerca dell’Università di Oxford su 19 Paesi,  pubblicata sulla rivista Demographic research. Lo studio ha analizzato anche le implicazioni socio-culturali, bollando Spagna e Italia come i Paesi meno virtuosi, agli antipodi rispetto a Canada, Usa e Finlandia, che registrano solo un’ora di differenza nelle mansioni.

Passi avanti ancora insufficienti

Sicuramente i dati confermano un miglioramento anche da noi: nel 1980 l’uomo medio dedicava solo 17 minuti a pulire casa, nel 2008 si impegnava il doppio, totalizzando 38 minuti, rimanendo però sempre di gran lunga al di sotto del tempo dedicato dalle donne ai mestieri di casa: ben 221 minuti.

Parità, un miraggio

Secondo gli esperti, per contribuire alla parità tra i sessi, sarebbe opportuno un cambiamento esteso anche ad altri ambiti sociali. La disparità in ambito domestico, infatti, riflette la diseguaglianza al di fuori delle mura di casa. Un atteggiamento culturale che si riflette in diverse sfere e che parte dall’educazione dei genitori, dall’insegnamento scolastico e dal comportamento dei datori di lavoro. Per questo è necessario l’intervento di una politica sociale efficace, volta a sradicare le differenze gratuite e immotivate che finiscono per penalizzare le opportunità delle donne.

 

 
 
 

da sapere!

Negli anni gli uomini sono diventati più collaborativi, ma sono ancora molto selettivi nella scelta delle faccende domestiche: pulire bagno e cucina resta, infatti, nella maggior parte dei casi di appannaggio delle donne.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Bimbo di 7 mesi intollerante al latte

30/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Sull’intolleranza al lattosio vi è molta confusione. Questo sia perché ci sono diversi tipi di intolleranza al lattosio, sia in quanto ogni singolo soggetto ha caratteristiche cliniche molto eterogenee, sia per intensità che per gravità e non tutte riportabili alla sola e semplicistica “intolleranza...  »

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti