Trasloco: come fare se c’è un bambino?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/09/2013 Aggiornato il 24/09/2013

Richiede sempre fatica e impegno in ogni caso, ma se c’è anche un bambino il trasloco può diventare una vera e propria impresa. Ecco come affrontarlo al meglio

Trasloco: come fare se c’è un bambino?

Gestire un trasloco quando in casa c’è un bambino non è sicuramente facile. Tuttavia, adottando qualche trucco, si può superare questa fase senza uscirne stremati.

Organizzarsi in anticipo

Innanzitutto, se possibile, è bene organizzarsi per tempo. Se il trasloco non è una decisione dell’ultimo minuto, meglio giocare d’anticipo. Questo significa approfittare di ogni momento libero per iniziare a preparare gli scatoloni. Cercare di impacchettare abiti e oggetti con criterio: così, quando sarà il momento di sistemarli nella nuova casa sarà tutto più semplice. Per esempio, riporre i maglioni tutti insieme e ben piegati, le calze in una stessa scatola, i vestiti del bambino da soli e così via.

Coinvolgere il bambino

Se non è troppo piccolo, è bene coinvolgere nei preparativi anche il bambino. Così facendo gli si dà modo di abituarsi al cambiamento e di cominciare a interiorizzarlo. Inoltre, “smontare” la casa pezzo per pezzo per lui può essere un gioco divertentissimo e decisamente inusuale. Può anche essere l’occasione per decidere insieme quali giochi tenere e quali buttare o donare a qualche associazione benefica. È importante anche mostrare al piccolo la nuova casa, anche se ancora sgombra o in via di costruzione. I genitori devono cercare di catturare l’attenzione del figlio e rendere il trasloco un’avventura da vivere tutti insieme.

Quando arriva il giorno X

Quando arriva il giorno del trasloco, l’ideale sarebbe chiedere a un parente o a un amico di tenere il bambino, così da potersi dedicare completamente all’operazione di sgombero dei locali. Prima di portare il figlio dalla baby-sitter o dai nonni, però, è importante spiegargli cosa succederà di lì a poco per non disorientarlo. Mamma e papà devono dirgli che quando lo andranno a prendere non ritorneranno più nella loro vecchia casa, ma tutti insieme si trasferiranno in un’altra casa che a lui piacerà tanto.

Attenzioni speciali per la sua cameretta

Nei giorni successivi al trasloco, è inevitabile che in casa ci sia un po’ di trambusto. Se possibile, sarebbe bene lasciare il piccolo ancora dai nonni o da altri parenti mentre si fa un po’ di ordine. È meglio, però, che lui sia presente quando si sistema la sua cameretta. I genitori possono chiedergli di aiutarli a riporre i suoi giochi e i suoi libri. Questo non solo lo fa sentire partecipe e complice di mamma e papà, ma gli permette anche di personalizzare il suo spazio, aiutandolo a percepirlo come davvero “suo”. 

In breve

SE IL BIMBO DICE NO

Se il bambino non accetta il trasloco è importante che i genitori si mostrino comprensivi e pazienti. Mamma e papà devono spiegargli che nella nuova casa si divertiranno insieme, potrà invitare i suoi amichetti e potrà decidere come disporre i suoi giochi.

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