Vivere in mezzo alla natura aiuta a vivere meglio e in salute

Stefania Lupi A cura di Stefania Lupi Pubblicato il 12/10/2018 Aggiornato il 12/10/2018

Trascorrere del tempo in mezzo alla natura riduce il rischio di diabete di tipo II, di malattie cardiovascolari e di morte prematura, ma anche di parto pretermine e aumenta la durata del sonno

Vivere in mezzo alla natura aiuta a vivere meglio e in salute

Vivere in mezzo alla natura, respirare aria pura e fare lunghe passeggiate. Sembra essere questo l’elisir di lunga vita. Lo rivela una ricerca pubblicata sulla rivista medica Environmental Research condotta da Caoimhe Twohig-Bennett e Andy Jones, due scienziati dell’Università dell’Anglia orientale di Norwich (Regno Unito)  secondo cui le persone che frequentano regolarmente o abitano vicino agli spazi verdi hanno meno probabilità di ammalarsi rispetto a quelle che risiedono nei centri urbani. Questo stile di vita, in particolare, sarebbe in grado di ridurre il rischio di diabete di tipo II, malattie cardiovascolari, parto pretermine, stress, ipertensione e morte prematura.

Coinvolti 290 milioni di persone

Il maxi studio, che ha coinvolto oltre 290 milioni di persone di 20 paesi, tra cui Regno Unito, Stati Uniti, Spagna, Francia, Germania, Australia e Giappone, spiega che vivere in mezzo alla natura aumenta le probabilità di fare movimento, socializzare, entrare in contatto con microrganismi che stimolano l’attivazione del sistema immunitario, e con i “fitoncidi”, oli essenziali contenuti nel legno che vengono emessi dagli alberi in forma volatile per difendersi dai parassiti. Sottolinea la dottoressa Twohig-Bennett: “probabilmente chi vive vicino agli spazi verdi ha maggiori opportunità di praticare attività fisica e di socializzare. Inoltre, l’esposizione a una diversa varietà di batteri presenti nelle aree naturali può determinare dei benefici per il sistema immunitario e ridurre l’infiammazione.

I bagni nella foresta

Molte ricerche condotte in Giappone suggeriscono che i fintocidi rilasciati dagli alberi (composti organici con proprietà antibatteriche), potrebbero spiegare i benefici dei bagni nella foresta, una terapia molto popolare in Giappone che prevede che i partecipanti trascorrano del tempo seduti, sdraiati o a camminando in mezzo agli alberi, di rafforzare la salute”.

 
 
 

Da sapere!

L’esposizione agli spazi verdi, riduce i livelli di cortisolo nella saliva,  un’importante indicatore fisiologico dello stress, migliorando l’umore.

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Profilassi anti D e test di Coombs indiretto positivo: va bene?

25/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Un test di Coombs indiretto che risulta positivo dopo la somministrazione di immunoglobuline anti D, esprime che la profilassi ha funzionato e che il bambino è protetto.   »

Bimbo di sei mesi con la testa un po’ più piccola della media

25/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Stefano Geraci

Se a una circonferenza cranica inferiore alla media non si associa alcun segnale preoccupante e, in più, la testina cresce a un ritmo regolare, si può pensare che si tratti non già di un'anomalia, ma di una caratteristica ereditaria.   »

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti