7 falsi miti per predire il sesso del nascituro

Maria Teresa Moschillo A cura di Maria Teresa Moschillo Pubblicato il 13/03/2025 Aggiornato il 13/03/2025

Forma della pancia, lunghezza della linea nigra e perfino abitudini alimentari: l'elenco dei falsi miti sul sesso del neonato a cui non credere in gravidanza.

7 falsi miti per predire il sesso del nascituro

Quando una donna è in gravidanza si scatena subito una grande curiosità circa il sesso del bambino che porta in grembo. La mamma è la prima a chiederselo, insieme al papà, e a loro si uniscono amici e parenti. Sarà un maschietto o una femminuccia? 

A questa domanda, ovviamente, si può dare una risposta certa solo a partire dalla 19a settimana di gravidanza, quando una donna incinta può sottoporsi alla morfologica, l’ecografia che svela proprio il sesso del nascituro.

Tuttavia esistono delle credenze popolari e vere e proprie “tecniche” – che non hanno nulla di scientifico – a cui le future mamme spesso si affidano, anche per semplice divertimento, con lo scopo di predire il sesso del nascituro.

Si tratta in tutto e per tutto di falsi miti da sfatare e a cui non credere più. 

1) Movimento del pendolo

FALSO

Una delle credenze più diffuse sul sesso del nascituro in gravidanza è quella legata al cosiddetto gioco del pendolo. La tradizione vuole, infatti, che a seconda di come un pendolo o un ciondolo si muove sulla pancia sia possibile sapere in anticipo se si tratti di un maschio o di una femmina.

Nello specifico, il movimento oscillatorio indicherebbe un maschietto, mentre il movimento circolare una femminuccia. Com’è facile intuire non vi è alcuna evidenza scientifica

2) La mamma che mangia banane avrà un maschio

FALSO

Si crede che se la futura mamma mangia cibi ricchi di potassio, come le banane, aspetti per forza un maschio. Non è affatto vero, così come non è vero che preferire alimenti poveri di zucchero e ipocalorici indichi l’arrivo di una bambina.

Durante la gestazione, soprattutto alla fine del settimo mese quindi intorno alla trentesima settimana di gravidanza, ci si sente più stanche: mangiare una banana aiuta a contrastare eventuali cali di pressione, ma di certo non a predire il futuro.

3) La lunghezza della linea nigra determina il sesso del figlio

FALSO

La comparsa della linea nigra (la tipica riga scura che solca l’addome materno in verticale) caratterizza, di solito, la diciassettesima settimana di gravidanza. Secondo la credenza popolare, la sua lunghezza dice molto sul sesso del bambino: se la linea arriva dall’ombelico al pube si aspetterebbe una bambina, se invece la linea parte dal torace si avrà un maschietto.

In realtà, la lunghezza e l’aspetto della linea nigra dipendono da fattori estremamente soggettivi come la tonalità della pelle e la quantità di melanina prodotta dalla futura mamma.

4) La pelle secca indica che si avrà un maschio

FALSO

Sin dall’inizio della gravidanza – ma specialmente una volta raggiunta la ventottesima settimana, quindi iniziato il terzo trimestre – è importante idratare e nutrire per bene la pelle con prodotti che siano anche elasticizzanti. 

Molte donne, per cause ormonali, sperimentano una condizione di secchezza della pelle in gravidanza ma ciò non ha nulla a che vedere con il sesso del bambino. Non è vero che a una pelle secca equivale la nascita di un maschietto, così come non è assolutamente vero che una pelle morbida e liscia indica l’arrivo di una bambina.

5) Pancia a punta per il maschietto, rotonda per la femminuccia

FALSO

Dalla ventinovesima settimana di gravidanza la pancia diventa sempre più evidente e la sua forma, sempre secondo le credenze popolari, dovrebbe aiutare a predire il sesso del nascituro. Anche questo è un falso mito da sfatare.

La forma della pancia è influenzata da fattori come la larghezza del bacino della mamma, la posizione che il feto assume, ma anche la quantità di liquido amniotico e la tendenza della donna ad accumulare peso in una determinata zona del corpo. 

6) Sesso nascituro e fasi lunari

FALSO

Durante la nona settimana di gravidanza, quindi a distanza di quattro settimane dalla fine del primo trimestre, non si può ancora vedere il sesso del bambino. Ci vuole ancora un po’ di tempo e per i futuri genitori è impossibile formulare ipotesi, anche se al momento del concepimento si sono basati sul calendario lunare.

Non si può “scegliere” di concepire un maschietto o una femminuccia tenendo conto della luna e delle maree: un altro falso mito che non trova alcun tipo di evidenza scientifica.

7) Se il sedere è piccolo si aspetta una femmina

FALSO

Arrivata alla trentaseiesima settimana di gravidanza, alla seconda metà del terzo semestre, la futura mamma sperimenta nuovi cambiamenti fisici. Il bacino tende ad allargarsi e il sedere può apparire più o meno voluminoso. Le nonne pensavano che un sedere più voluminoso fosse indice di un maschietto e, al contrario, un sedere più piccolo segno dell’arrivo di una femmina.

Non c’è nulla di vero: tutto dipende dalla conformazione fisica di partenza della donna e dal suo aumento di peso. Perfino l’abitudine di allenarsi costantemente può influire sulla forma del lato B, tutti fattori che non hanno un nesso con il sesso del bimbo che sta per nascere.

In copertina Foto di JComp Via Freepik.com

In breve

Secondo tradizioni e credenze popolari esistono dei metodi per predire il sesso del nascituro. Si tratta, però, di falsi miti che non hanno alcun fondamento scientifico, quindi da sfatare.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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