Aborto spontaneo: può dipendere da spermatozoi danneggiati

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 07/03/2019 Aggiornato il 06/11/2019

Da sempre le prime cause di aborto spontaneo vengono ricercate nella donna. Ma anche nell’uomo può nascondersi la causa di questo evento

Aborto spontaneo: può dipendere da spermatozoi danneggiati

Gli inglesi lo etichettano come miscarriage, aborto spontaneo, definito così quando si verifica spontaneamente entro i primi 180 giorni di gravidanza, ovvero la 22a settimana, la maggior parte entro il primo trimestre. Tra le donne che sanno di essere incinte, circa il 10-15% va incontro a un evento di questo genere. Una percentuale sottostimata, in quanto è possibile che avvenga prima ancora di rendersi conto di essere incinte.

Evento multifattoriale

La prima causa conosciuta di aborto spontaneo è genetica. Anomalie nel Dna dell’embrione appena formatosi portano con facilità all’interruzione della gravidanza. Si stima che circa la metà avvenga per questa ragione. Accanto a questa causa non modificabile ci sono altre, come anomalie strutturali del tratto riproduttivo femminile, infezioni, problemi ormonali e malattie autoimmuni.

Indagini anche su di lui

Anche se tra le cause che portano a un aborto spontaneo ci sono molti fattori femminili, diversi studi cominciano a indicare che anche l’uomo può giocare la sua parte. Una ricerca dell’Imperial College of London, per esempio, ha dimostrato che gli spermatozoi dei compagni di donne che hanno avuto frequenti aborti spontanei presentano dei danni al Dna.

Danni al Dna

I ricercatori hanno coinvolto 50 uomini le cui compagne avevano avuto almeno 3 aborti spontanei prima delle 20 settimane di gestazione. Analizzando il Dna degli spermatozoi, hanno scoperto che il materiale genetico risultava danneggiato almeno il doppio rispetto a quello proveniente da spermatozoi di uomini le cui compagne non avevano mai avuto aborti spontanei.

È anche emerso che in questi individui i livelli di radicali liberi dell’ossigeno – molecole reattive capaci di danneggiare il Dna – erano 4 volte superiori rispetto alla norma. Un dato direttamente correlato ai chili di troppo.

Più possibilità di interventi

Se dalle prossime analisi verrà confermata la relazione tra maggior produzione di radicali liberi e aborto spontaneo, gli scienziati potranno  sviluppare trattamenti che abbassino questi livelli e aumentino le possibilità che la gravidanza vada a buon fine.

Da sapere!

L’obesità è da tempo riconosciuta come una possibile causa di infertilità a causa di una maggior produzione di radicali liberi.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti