Alcol in gravidanza: conseguenze sul cervello del neonato

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/09/2014 Aggiornato il 15/09/2014

Gravi conseguenze per l’alcol in gravidanza: può compromettere le funzioni cerebrali del bambino a lungo termine. Ecco perché

Alcol in gravidanza: conseguenze sul cervello del neonato

Nonostante gli esperti lo sostengano da anni, non tutte le donne pensano che bere alcol in gravidanza sia davvero nocivo. Alcune sono convinte che piccole quantità non facciano male né a loro né al bambino. In realtà, non è così, anche se è vero che i rischi maggiori si hanno con un consumo elevato di bevande alcoliche. L’ultima conferma arriva da un recente studio condotto da un team di ricercatori americani, secondo cui questa cattiva abitudine può alterare lo sviluppo del cervello purtroppo in modo prolungato e forse permanente.

Tanti disturbi fisici e psichici

La ricerca è stata condotta dagli studiosi del The Saban Research Institute of Children’s Hospital di Los Angeles ed è stata pubblicata sulla rivista Cerebral Cortex. Ha riguardato un gruppo di bambini sani e un gruppo di bambini affetti dal disturbo dello spettro fetale alcolico (Fasd). Si tratta di un insieme di disturbi e malattie che colpiscono i bimbi nati da mamme che avevano l’abitudine di bere alcol in gravidanza. I Fasd comprendono sia problematiche di tipo fisico sia problematiche di tipo cognitivo e comportamentale: esse possono essere di varia intensità e possono comparire nel breve o nel lungo termine.

Uno studio durato diversi anni

Gli autori hanno somministrato a tutti i partecipanti dei test cognitivi. Inoltre, li hanno invitati a eseguire una serie di compiti, che richiedevano un utilizzo più o meno intenso delle abilità cognitive. Infine, li hanno sottoposti a delle risonanze magnetiche funzionali cerebrali. Tutte queste analisi sono state ripetute anche a distanza di anni. “Abbiamo voluto vedere se le differenze di attivazione cerebrale tra i bambini con Fasd e i loro coetanei sani sono statiche o se cambiano quando i bambini crescono” hanno spiegato gli autori. Lo scopo della ricerca, dunque, era capire se i due gruppi di bambini presentassero differenze significative e se queste si mantenessero nel tempo.

L’alcol indebolisce il cervello

In effetti, è emerso che bere alcol in gravidanza può avere conseguenze negative sullo sviluppo del cervello dei bambini. Nei piccoli affetti da Fasd, infatti, l’attivazione cerebrale durante l’esecuzione dei compiti cognitivi è risultata più debole. Una debolezza che purtroppo non è migliorata negli anni. È stata confermata, infatti, anche dalle analisi condotte nel secondo momento dello studio. Gli esperti hanno concluso che i problemi cognitivi, come la mancanza di concentrazione e attenzione, tipici dei bambini con Fasd potrebbero dipendere da un meccanismo neurale dovuto a una difficoltà nello sviluppo cerebrale. 

In breve

AUMENTA IL RISCHIO DI ABORTO

È dimostrato che bere alcol durante la gravidanza una o più volte al giorno si associa a una maggior frequenza di aborti, non solo nel primo trimestre ma soprattutto soprattutto durante il secondo.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Forte dispiacere a inizio gravidanza: ne risentirà il bambino?

25/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Secondo alcuni psicologi, noi cerchiamo la felicità perché l'abbiamo sperimentata nella pancia della nostra mamma: questa affermazione è sufficiente per non temere che uno stress, anche se intenso, possa interferire negativamente sul buon andamento della gravidanza.   »

Contraccezione: si deve usare a 50 anni?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Eleonora Porcu

Dare inizio a una gravidanza in prossimità della menopausa è altamente improbabile, tuttavia in medicina non si può dire "mai" in maniera assoluta, quindi l'uso del profilattico anche a 50 anni (con mestruazioni ancora regolari) è consigliabile.   »

Prosciutto cotto: espone al rischio di toxoplasmosi?

23/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il prosciutto cotto è un salume consentito in gravidanza perché, appunto, come dice il suo nome, è cotto. Meglio comunque quando si ha il dubbio che un alimento sia pericoloso trovare la risposta prima di assumerlo perché dopo può essere tardi.   »

Gravidanza e antidepressivo sospeso dalla psichiatra: è l’indicazione corretta?

16/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

L'antidepressivo paroxetina è perfettamente compatibile con la gravidanza e anche con l'allattamento al seno, quindi non è necessario sospenderlo quando si è in attesa di un bambino e a conferma di questo esiste un'ampia documentazione scientifica.   »

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Fai la tua domanda agli specialisti