Alcol in gravidanza? Ecco cosa può succedere

Roberta Camisasca A cura di Roberta Camisasca Pubblicato il 21/10/2019 Aggiornato il 21/10/2019

Bere alcol in gravidanza è un comportamento pericoloso: si mette a rischio la salute del bambino, sia nell’immediato sia a lungo termine

Alcol in gravidanza? Ecco cosa può succedere

Diversi, e tutti non trascurabili, i possibili rischi che l’assunzione di alcol in gravidanza, anche in piccole dosi, può causare al bimbo in arrivo. Dalle malformazioni ai ritardi nella crescita, sia prima che dopo la nascita, dai deficit cognitivi e fisici ai disturbi dell’apprendimento e del comportamento. Tutti questi effetti rientrano in una vera e propria patologia che si chiama Sindrome feto-alcolica (o alcol-fetale): sono circa 25mila i bambini italiani colpiti ogni anno. Questa sindrome risulta essere la prima causa di ritardo mentale nei bambini nei Paesi occidentali, insieme ai disturbi correlati all’abuso di alcol. Una condizione completamente evitabile astenendosi dall’alcol in gravidanza, ricordano gli specialisti.

Tanti problemi

E’ noto ormai da tempo che anche dosi considerate minime di bevande alcoliche assunte durante la dolce attesa possono essere responsabili di serie complicanze come aborto spontaneo e parto prematuro. Questo è valido in ogni epoca della gravidanza: l’assunzione di alcolici e birra influisce negativamente sullo sviluppo corretto del nascituro e può essere responsabile di bambini nati con un basso peso, con crescita rallentata e disturbi al cuore, ai reni e al cervello, così come ritardi e disfunzioni comunicativi e d’apprendimento scolastico. Gli effetti possono essere precocissimi, per questo l’Organizzazione mondiale della sanità raccomanda di astenersi dall’alcol in gravidanza e allattamento fin da subito o meglio ancora prima del concepimento, se la coppia è intenzionata a pianificare una gestazione.

Dati allarmanti

È dunque appurato che l’alcol in gravidanza comporta effetti a breve e lungo termine sullo sviluppo psicofisico del nascituro: sono circa 119 mila i bambini che nascono ogni anno con la Sindrome feto-alcolica, di cui soffrono 15 persone su 10.000: lo rivelano dati del The Lancet Global Health del 2017. Nonostante il livello di consapevolezza e informazione delle future mamme sia aumentato, secondo uno studio recente ancora una donna su 10 beve alcol in gravidanza e il 4% pratica addirittura il binge drinking, il consumo elevato di alcol in un’unica occasione. Stime probabilmente sottostimate.

La situazione in Italia

In Italia, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il consumo di alcol in gravidanza almeno 1-2 volte al mese va dal 18,3% al 28,6% a seconda dell’area geografica. Il binge drinking è stato riportato una volta al mese dal 3-6% delle mamme.

Da sapere!

L’alcol è una sostanza teratogena: produce anomalie o malformazioni nell’embrione. Oltrepassa la placenta e viene assorbito dal feto, provocando diversi danni: anomalie a carico di organi e apparati, disturbi cognitivi e comportamentali. L’evenienza più grave è la sindrome feto-alcolica.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Si può rimanere incinta dopo un unico rapporto?

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è certamente possibile avviare la gravidanza dopo un unico tentativo, tuttavia va messo in conto che ci voglia più tempo visto che, secondo le statistiche, le probabilità di concepire per ciclo mestruale non sono moltissime.   »

Olive confezionate e rischio listeria

22/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Se si ha il sospetto di essere state contagiate dalla listeria si può fare lo specifico test sul sangue, tuttavia per avere un risultato attendibile occorre che trascorrano tra le due e e quattro settimane.   »

Bimba di tre anni che vuole mangiare solo dolci, pane e latte: che fare?

21/04/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Le abitudini alimentari si acquisiscono in famiglia: se ai bambini vengono proposti cibi poco sani, come lo sono quelli ricchi di zuccheri, ci si deve aspettare che poi li reclamino. Per aggiustare il tiro, occorre apportare cambiamenti a cui anche i genitori si dovrebbero adeguare.   »

Fai la tua domanda agli specialisti