Alcol in gravidanza: quali i danni al cervello dei bambini?

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 10/02/2022 Aggiornato il 10/02/2022

Se la mamma consuma alcol in gravidanza il cervello dei bambini si danneggia. In uno studio confermate le alterazioni cerebrali del feto

Alcol in gravidanza: quali i danni al cervello dei bambini?

Il consumo di alcol in gravidanza è estremamente rischioso, perché può esporre non solo la mamma, ma anche il bebè a conseguenze pericolose. In particolare, induce delle alterazioni nello sviluppo del cervello() del feto, che possono provocare diversi disturbi nel bambino una volta nato. L’ennesima conferma arriva da uno studio condotto da un team di ricercatori austriaci dell’Università di Vienna, presentato al meeting annuale della Radiological Society of North America (RSNA), che ha “fotografato” i danni cerebrali dei feti di gestanti dedite al consumo di alcolici.

Lo studio su 500 future mamme

Lo studio ha coinvolto 500 donne incinte, tutte fra la 20a e la 37a settimana di gravidanza. Le partecipanti sono state invitate a rispondere a un questionario che aveva lo scopo di indagare sul loro stile di vita e sulle loro abitudini e, in particolare, di capire se alcune di loro consumassero alcolici durante la gravidanza.

Dall’analisi dei risultati è emerso che ben 51 donne avevano l’abitudine di bere alcol nonostante lo stato di gravidanza. Gli autori hanno sottoposto questo gruppo di partecipanti e un gruppo di controllo, costituito da un numero simile di donne che però non bevevano alcolici, a una risonanza fetale, un esame che permette di analizzare il cervello del feto. Lo scopo era capire se l’abitudine di bere alcolici durante la gestazione potesse essere nociva per lo sviluppo cerebrale del bambino.

Confermate le alterazioni

L’analisi delle risonanze fetali ha mostrato discrepanze significative fra i due gruppi. Il cervello dei feti delle donne che consumavano alcol in gravidanza presentavano diverse differenze strutturali rispetto al cervello dei feti di donne che non bevevano. Queste differenze erano presenti in svariate regioni del cervello.

Quello di questo studio non è un risultato che stupisce perché gli effetti nocivi del consumo di alcol in gravidanza sono noti da anni. Gli autori della ricerca hanno spiegato che è probabile che l’esposizione del feto all’alcol si associ a uno sviluppo anomalo del suo cervello.
Questo potrebbe aiutare a capire come mai i bambini che sono stati esposti agli alcolici durante la gestazione e sviluppano la sindrome feto-alcolica possono andare incontro a ritardi nel linguaggio, problemi comportamentali e disturbi dell’apprendimento.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Il consumo di alcol durante la gravidanza può causare diverse conseguenze. Per esempio, può associarsi a un aumentato rischio di aborto, parti pretermine e sottopeso alla nascita e può predisporre i bambini a problemi di attenzione e iperattività, deficit cognitivo, malformazioni di vario tipo.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Aborto spontaneo: dopo quanto si può cercare un’altra gravidanza?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'ovulazione si verifica 30 giorni dopo un aborto spontaneo ed è possibile concepire anche in questa circostanza senza che vi siano rischi di un qualsiasi tipo.  »

TSH del neonato: va controllato nel tempo se la madre è ipotiroidea?

18/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Gianni Bona

Se il bambino è nato a termine e se dallo screening neonatale non è emerso nulla, non è necessario fare ulteriori controlli.  »

Cisti del plesso corioideo individuata dall’ecografia: meglio fare altre indagini?

13/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Le cisti del plesso corioideo isolate, ossia non associate ad altre anomalie ecografiche, sono considerate varianti normali, senza effetti sullo sviluppo neurologico o intellettivo del bambino: nella maggior parte dei casi, scompaiono spontaneamente tra la 26ª e la 32ª settimana di gestazione. Quando...  »

Mamma bianca con occhi chiari, papà nero con occhi scuri: che occhi avrà il bambino?

11/08/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Una coppia formata da un genitore con gli occhi scuri e da un genitore con gli occhi chiari avrà molto più facilmente un bambino con occhi scuri. A meno che gli ascendenti del primo genitore non abbiano occhi chiari, eventualità che per le persone di pelle scura è davvero rara.  »

Fai la tua domanda agli specialisti