Asma in gravidanza: le cure sono sicure e non vanno interrotte

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 12/01/2022 Aggiornato il 12/01/2022

La gran parte dei farmaci usati per il trattamento dell'asma può essere usata anche in gravidanza, incluse le nuove terapie biologiche

Asma in gravidanza: le cure sono sicure e non vanno interrotte

L’asma è una malattia sempre più diffusa, a tutte le età. Può, purtroppo, interessare anche le donne che aspettano un bambino e – nelle forme più serie – influire negativamente sulla gestazione. Fortunatamente, molti dei farmaci utilizzati per trattare la malattia possono essere impiegati anche nei nove mesi. Ecco cosa c’è da sapere sull’asma in gravidanza. 

Che cos’è l’asma 

L’asma è una malattia cronica infiammatoria che interessa l’apparato respiratorio, in particolare i bronchi e i polmoni. È molto diffusa in tutto il mondo e causa attacchi caratterizzati da un’improvvisa difficoltà a respirare, accompagnata da tosse e da sibili. Alla base di questi fenomeni c’è un’infiammazione delle vie respiratorie, accompagnata da un restringimento della muscolatura dei bronchi e da un aumento della secrezione bronchiale. Per tenerla sotto controllo si utilizzano diversi farmaci. 

Che cosa succede in gravidanza 

L’asma può colpire persone di tutte le età e non risparmia nemmeno le donne incinte. Secondo le stime, l’asma in gravidanza è abbastanza comune: in Europa ne soffre dal 4 all’8% delle gestanti. Purtroppo, se non viene trattata in maniera adeguata può comportare dei rischi, anche seri sia per la mamma sia per il bambino, come parto pretermine, preeclampsia  (malattia caratterizzata da un aumento della pressione sanguigna) e basso peso alla nascita.

I rischi nei nove mesi

Fra l’altro, proprio la gravidanza può comportare dei cambiamenti e delle difficoltà nel controllo dell’asma. “Questo fenomeno si spiega sia con cause prettamente fisiche sia con fattori psicologici, determinati dal particolare momento che la donna vive, fra incertezze e timori che spesso finiscono per influenzare la continuità terapeutica” ha spiegato Manuela Latorre, Dirigente medico Uo Pneumologia presso Nuovo ospedale Apuane di Massa.

Molte donne hanno paura di curarsi 

Molte donne rinunciano a curarsi perché temono che i farmaci possano nuocere al bambino. Stando a un sondaggio condotto attraverso il network Sani (che raggruppa i centri di eccellenza italiani per la cura dell’asma grave) con il supporto delle Associazioni dei pazienti Respiriamo Insieme e Federasma, il 20% delle donne teme danni al feto e un peggioramento dei sintomi dell’asma durante la gravidanza. In realtà, è vero il contrario: i rischi sono di gran lunga maggiori se l’asma non viene adeguatamente controllata. Ecco perché secondo le Linee guida e le raccomandazioni internazionali le terapie vanno proseguite. 

Non bisogna avere timori 

Gli studi hanno dimostrato che buona parte dei farmaci impiegati nel trattamento dell’asma possono essere utilizzati anche in gravidanza. Hanno un buon profilo di sicurezza e non comportano complicanze significative. Anche le nuove terapie biologiche stanno dimostrando di essere una soluzione efficace, sicura e mirata durante i nove mesi.

 

 
 
 

Da sapere!

Le donne che soffrono di asma e vogliono pianificare una gravidanza o sono incinte devono confrontarsi con il proprio medico, così da impostare una corretta gestione della malattia nei nove mesi.

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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