Aumentano le mamme 40enni

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/03/2015 Aggiornato il 09/03/2015

Grazie anche alle campagne sul sesso sicuro, le gravidanze in età precoce sono in calo. Aumentano, invece, quelle in tarda età

Aumentano le mamme 40enni

Diventare madre a 40 anni. È una scelta sempre più diffusa, secondo i dati presentati dalla Sigo (Società italiana di ginecologia e ostetricia). Negli ultimi anni, le madri ultra 40enni sono aumentate del 12%. Se nel 2010 erano 34.770, oggi sfiorano i 40 mila casi, pari a oltre l’8% di tutte le partorienti italiane.

Più informazione sessuale nelle scuole

Cala invece il numero delle baby mamme italiane: in 3 anni si sono verificati il 17% di casi in meno. Nel 2013, infatti, più di 8mila ragazze con meno di 19 anni hanno partorito negli ospedali del nostro Paese. Nel 2010 erano poco meno di 10mila. Gli esperti della Sigo commentano positivamente questi risultati, frutto della sempre maggiore consapevolezza e responsabilità degli adolescenti nei confronti del sesso sicuro. Tuttavia, resta ancora molta strada da percorrere. In Italia, infatti, ci sono ancora forti differenze tra i vari territori: oltre il 60% delle giovanissime madri viene dal Sud, dove l’uso dei contraccettivi non raggiunge ancora i livelli europei. Gli esperti fanno appello alle istituzioni affinché sia approvata al più presto una legge che renda obbligatoria l’educazione sessuale in tutte le scuole italiane.

Importante lo stile di vita

Diventare madre a 40 anni è una tendenza ormai consolidata e, nella maggior parte dei casi, secondo i ginecologi, priva di complicazioni. L’importante è evitare, fin da giovani, comportamenti scorretti come fumo, sedentarietà o abuso di alcol, abitudini in cui le donne spesso “battono” i coetanei maschi.

I dati di Save the Children

Il rapporto “Mamme in arrivo” presentato da Save the Children conferma questi dati: sempre più donne decidono di diventare madre a 40 anni, mentre il fenomeno delle baby mamme è in calo. I dati della ricerca rivelano che oggi l’età media delle neomamme italiane è 31 anni e 171mila sono i nuovi nati da mamme 30-34enni. Quasi 8 neonati su 100 hanno una madre di 40 anni e più, mentre 11 su 100 con meno di 25 anni. Guardando alle sole mamme italiane, le percentuali quasi coincidono con l’8,4% di neonati da quarantenni e l’8,7% da madri sotto i 25. Nel 2013, inoltre, quasi 3mila bambini avevano una mamma con 45 anni e più e 280 sono i nati da madri  cinquantenni. Al Sud questa tendenza è meno evidente: il 13% delle neomamme ha meno di 25 anni, mentre  solo  il 6% tocca i 40. Le mamme più mature si registrano in Liguria, Lazio e Sardegna. In diminuzione invece le maternità nelle ragazze con meno di 18 anni: nel 2009 erano 2.434, mentre scendono a 1.922 nel 2013, tra le quali 1.551 italiane, pari allo 0,4% del totale delle nascite.

 

 

 

In breve

Per ulteriori informazioni

Sul sito della Sigo, Scegli Tu (www.sceglitu.it), si trovano utili informazioni su contraccezione, sesso sicuro, gravidanza e maternità. 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti