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Nel nostro Paese sono sempre più numerose le donne che decidono di avere un figlio a 40 anni. L’Italia, anzi, secondo dati Eurostat riferiti al 2020, è la nazione europea in cui la percentuale di mamme 40enni è più elevata, insieme con l’Irlanda e la Spagna. Qualcuna decide di aspettare fino a questa età per avere un figlio, qualcuna si ritrova in gravidanza in modo inaspettato. In tutti i casi ci si pone la domanda: “quali rischi corro ad avere un figlio a 40 anni”? Ci sono sicuramente lati positivi, ma la donna deve fare i conti con un sistema riproduttivo che cambia.
Le possibili difficoltà
Diventare mamma in modo naturale a 40 anni non è un fatto così raro, anche se dopo i 35 la fertilità naturale cala. Infatti, se a 25 anni c’è il 28% di possibilità che un’ovulazione dia origine a una gravidanza, la percentuale scende a circa il 10% a 40 anni. Infatti, la donna ha un numero di ovociti geneticamente determinati, che diminuiscono con il passare degli anni. Inoltre, utero, ovaie ed endometrio vanno incontro a un naturale processo di invecchiamento.
fecondazione assistita o naturale
Anche se per diventare mamma ci si affida a un percorso di procreazione medicalmente assistita, ci sono minori probabilità di successo. La gravidanza, ottenuta sia con la fecondazione assistita sia in modo naturale, può avere più difficoltà, ci sono più rischi di interruzione spontanea e di un parto prematuro.
Le malattie più frequenti
Sono anche più frequenti le malattie della donna legate alla gestazione, come la gestosi, il diabete gravidico, l’ipertensione arteriosa e i problemi alla tiroide. Il feto corre un rischio più elevato di essere affetto da una malattia cromosomica, per esempio la sindrome di Down. Infine, più spesso le gravidanze a 40 anni si concludono con un parto cesareo.
Molti lati positivi
D’altra parte va detto che oggi avere un figlio a 40 anni significa anche poter contare su una serie di condizioni positive, che contribuiscono a un sereno rapporto mamma-figlio.
Diventare mamma in età non più giovanissima, soprattutto se si tratta del primo figlio, significa che il bambino è stato fortemente desiderato, che la donna è psicologicamente pronta ad affrontare l’avventura della crescita con serenità e meno ansie rispetto a una mamma più giovane.
A 40 anni una donna ha già un percorso professionale ben avviato e conta su una stabilità economica migliore. Questa certezza la rende più serena e la aiuta a concentrarsi sulla crescita del figlio in modo equilibrato, con più tempo da dedicargli. E sembra che anche la depressione post partum sia meno frequente tra le 40enni.