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Il sole apporta tanti benefici: regala il buonumore, rinforza le ossa e migliora i problemi cutanei. Tuttavia gli aspetti negativi esistono e, se si è in dolce attesa, occorre seguire tutta una serie di accorgimenti per abbronzarsi in gravidanza in tutta sicurezza.
Il ruolo prezioso della vitamina D durante l’attesa
La vitamina D è molto importante anche in gravidanza perché, come dimostra un recente studio dell’Università di Southampton (Gran Bretagna), se si ha un deficit di questa vitamina quando si è in attesa si rischia che da adulto le ossa del bambino siano fragili e c’è il pericolo che il bambino abbia difficoltà nel linguaggio. La miglior fonte di vitamina D è proprio l’esposizione diretta alla luce del sole, ma con i dovuti accorgimenti.
Inoltre, il sole migliora alcune malattie della pelle, come la psoriasi o l’acne, ma può anche provocare il cosiddetto cloasma gravidico, ovvero la comparsa di macchie brune soprattutto sul volto e sul collo. Si tratta di una reazione esagerata della pelle al sole.
Per prevenire questo sgradevole inconveniente per abbronzarsi in gravidanza bisogna utilizzare sempre – anche in città o sotto l’ombrellone – un prodotto ad altissimo schermo protettivo da applicare sul volto e sul collo. Il consiglio degli esperti poi è quello di proteggere dal sole con creme ad alto fattore protettivo anche il resto del corpo quando ci si trova al mare o in montagna.
Attenzione al colpo di calore e al colpo di sole
Nell’attesa a causa degli ormoni della gravidanza è più facile incorrere nel colpo di calore, soprattutto se il caldo è umido: si fatica a sudare e, di conseguenza, l’organismo non riesce a disperdere il calore. I sintomi sono perdita di coscienza o svenimento e febbre alta. Ai primi segnali, occorre mettersi subito all’ombra e bere il più possibile.
Altro inconveniente abbastanza comune è il colpo di sole, conseguenza dell’esposizione della testa ai raggi solari. Si può determinare, infatti, un’eccessiva dilatazione dei vasi sanguigni del cranio, che provoca la perdita di coscienza e lo svenimento. Anche in questo caso, ai primi sintomi bisogna andare subito all’ombra, sdraiarsi a terra con le gambe sollevate e rinfrescarsi la testa. Per prevenirlo, è sempre bene indossare un cappello al mare o in alta montagna.
Scegli con cura il filtro solare
È indispensabile, sempre ma soprattutto in gravidanza, utilizzare un buon solare che filtri i raggi ultravioletti (Uvb e Uva) e gli infrarossi. Applicati con regolarità, proteggono sia dai danni immediati, come le scottature o le macchie brune, sia da quelli a lungo termine, come alterazioni cellulari. Nei primi giorni di esposizione occorre scegliere prodotti ad alta protezione per tutto il corpo, poi, anche in base al fototipo, passare via via a quelle più basse. Per tutta la gravidanza e dopo il parto, sul volto è meglio usare sempre i filtri solari più alti, per evitare la comparsa di macchie.
Scopri il tuo fototipo
La sensibilità di una persona ai raggi solari non è sempre uguale, ma varia in base al tipo di carnagione, al colore degli occhi e della pelle. Ecco la classificazione ufficiale.
Fototipo 1.
Carnagione chiarissima e occhi chiari: tende a scottarsi e non si abbronza mai.
Fototipo 2
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Carnagione chiara tendente al rosato, tendenza alle efelidi, occhi e capelli chiari: si scotta con facilità ma riesce ad abbronzarsi leggermente.
Fototipo 3
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Carnagione bruno-chiara, capelli biondo scuro o castani, occhi castani o chiari: tende a scottarsi ma riesce ad abbronzarsi. È il tipo più frequente nei Paesi occidentali.
Fototipo 4
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Carnagione olivastra o scura, occhi e capelli castano scuro: non si scotta quasi mai e si abbronza facilmente.
Fototipo 5
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Pelle bruna-olivastra, occhi e capelli scuri: si abbronza con molta facilità e raggiunge un colorito intenso.
Fototipo 6
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Carnagione nera, capelli neri e occhi scuri: non si scotta praticamente mai e non vi è differenza di colorazione in base all’esposizione solare.
Previeni le reazioni allergiche
In alcuni casi i prodotti solari possono provocare reazioni allergiche. Per prevenirle è buona norma, appena acquistato il solare, provarne una piccola quantità sulla parte interna del polso. Per abbronzarsi in gravidanza vanno preferiti prodotti molto delicati. Se compariranno prurito, irritazioni o eczemi è bene cambiare tipo di solare.
Non ti dimenticare di…
– Procedere ogni 3-4 ore e dopo il bagno a una nuova applicazione di prodotti solari;
– di sera spalmarsi una crema anti-smagliature nei punti critici: il sole secca la pelle e la disidratazione facilita la comparsa di questo inestetismo;
– non recarsi in spiaggia nelle ore centrali della giornata quando le radiazioni solari sono al massimo grado di intensità e il caldo è più intenso;
– passeggiare spesso con le gambe dentro l’acqua: aiuta a migliorare la circolazione e a prevenire gonfiori e varici.
In breve
Al sole con il pancione
Abbronzarsi o comunque esporsi al sole non è vietato in gravidanza. I benefici legati all’esposizione solare, ovvero il “ricarico” della preziosa vitamina D, sono molto importanti sia per la futura mamma sia per il nascituro. Servono, però, tutta una serie di precauzioni da mettere in atto a partire dal solare che deve avere un indice di protezione molto alto.