Gravidanza: come iniziare per rimettersi in forma?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 12/05/2022 Aggiornato il 12/05/2022

Dopo la pigrizia che ha contraddistinto i mesi più freddi è ora di pensare a una remise en forme con l’aiuto di formule cosmetiche leviganti e rassodanti. Ecco come iniziare a rimettersi in forma in vista dell’estate in gravidanza

Gravidanza: come iniziare per rimettersi in forma?

Per la pelle ci sono momenti dell’anno più difficili di altri: quelli che coincidono con i periodi dell’anno in cui il freddo è più intenso e il caldo più forte, e quelli che riguardano fasi delicate della vita di una donna, in primo luogo la gravidanza. È proprio allora che le aggressioni sia esterne sia interne (come la tempesta ormonale tipica dell’attesa) compromettono l’equilibrio della cute, esponendola a un maggior rischio di disidratarsi, inaridirsi e perdere compattezza e tono. Ecco come iniziare a rimettersi in forma con i consigli del professor Leonardo Celleno, dermatologo a Roma e presidente Aideco (Associazione italiana dermatologia e cosmetologia).

Come è la pelle in gravidanza?

Durante i nove mesi dell’attesa la pelle è più bella del solito, ben irrorata, luminosa e vitale. In realtà, però, la sua elasticità è fortemente a rischio: il rapido crescere e l’altrettanto veloce svuotarsi dei volumi del corpo, la espone a un forte stress e se per la sua stessa natura, la pelle è sottile e fragile finisce per cedere, soprattutto in punti delicati come il décolleté, il ventre, l’interno delle cosce e delle braccia.
Tra i principali imputati ci sono le brusche variazioni di peso e l’azione degli ormoni, in particolare del progesterone (che rilassa le fibre elastiche) e degli estrogeni, che indeboliscono il collagene riducendo la densità cutanea. Il peso del pancione, poi, spesso porta a una sedentarietà “forzata”, soprattutto nelle ultime settimane di attesa, che non giova alla tonicità dei tessuti. Ecco come iniziare a rimettersi in forma in gravidanza.

Come avere una bella pelle in gravidanza?

La parola d’ordine è idratazione. È piuttosto frequente, infatti, ritrovarsi con la pelle secca dopo un lungo periodo di freddo quando temperature rigide, bruschi sbalzi tra interno ed esterno e scarsa ossigenazione per via degli abiti pesanti, intaccano le riserve idriche della pelle che si impoverisce e si inaridisce, a volte fino a squamarsi. Del resto, l’epidermide è fatta al 65% di acqua e basta che questa percentuale scenda del 10% perché la cute appaia disidratata. Ecco perché è importante usare una crema idratante con costanza, a maggior ragione in gravidanza, per preservare il turgore e la compattezza della cute. Le creme devono perciò contenere sostanze fortemente idratanti e rigeneranti, come l’acido ialuronico, l’aloe e le vitamine del gruppo B, per ripristinare il giusto tasso di idratazione e mantenere la pelle morbida e compatta.
Per avere una pelle ben idratata è fondamentale bere molta acqua, tè verde e tisane e mangiare ogni giorno frutta e verdura. L’idratazione della pelle dipende, infatti, anche dai liquidi che si introducono quotidianamente.

Come non rovinare il corpo in gravidanza?

Quando si notano i primi cedimenti oppure in momenti critici, come la gravidanza, è bene sostituire la crema idratante con una formula rassodante che, oltre a idratare e nutrire, ricompatta la barriera di protezione della cute e la rende più elastica. I prodotti da preferire devono contenere sostanze come le ceramidi, l’elastina e il collagene di origine vegetale, che rafforzano e proteggono le fibre elastiche. Peptidi e particolari estratti vegetali, come quello di kigelia, e le vitamine e antiossidanti arginano la perdita di tono.

Esistono formule a base di un unico ingrediente rassodante come l’elastina e il collagene: superconcentrate, si possono usare da sole sui punti dove si notano maggiormente i cedimenti oppure mescolarle a creme e oli per corpo. Ne bastano una decina di gocce per potenziarne l’efficacia tonificante.

Come tutti i trattamenti cosmetici, anche i rassodanti danno risultati se usati regolarmente, applicandoli almeno una-due volte al giorno. Si possono mettere su tutto il corpo oppure solo sulle zone interessate dai cedimenti: in quest’ultimo caso si può optare per una specialità cosmetica mirata, come quelle per il seno, efficaci nella loro delicatezza, o per il ventre e i glutei, dall’azione più decisa e affrontare la gravidanza in forma.

Quali oli si possono usare in gravidanza?

Un’altra categoria di ingredienti cosmetici preziosi per preservare elasticità e tono alla cute sono gli oli ricavati da semi, frutti e fiori: contengono elevate percentuali di grassi pregiati Omega 3,6 e 9, indispensabili per preservare intatta la barriera protettiva della cute e impedirne la disidratazione. Le formule cosmetiche che li contengono in alta percentuale, come gli oli e i burri per il corpo, sono particolarmente indicati durante l’attesa per prevenire rilassamenti e smagliature. Di argan e mandorle dolci, di jojoba e di avocado, di oliva e di macadamia, gli oli vegetali sono perfetti in gravidanza, quando la cute è particolarmente reattiva, sia puri sia come ingredienti dei trattamenti per il corpo.

Come lavarsi in gravidanza?

La doccia è l’ideale in gravidanza e può fungere da vero e proprio trattamento di bellezza per iniziare rimettersi in forma. Oli, creme e burri dall’azione nutriente e tonificante sono perfetti da applicare anche dopo la doccia; le consistenze più ricche si prestano a un delicato massaggio con movimenti dal basso verso l’alto per stimolare il flusso circolatorio e ossigenare la pelle che trae così il massimo beneficio. Gli oli, poi, hanno il grande pregio di essere subito assorbiti, soprattutto quelli nella pratica versione spray. Si possono applicare anche anche prima della doccia in modo che il calore dell’acqua li faccia penetrare più a fondo.
Non bisogna mai esagerare con la temperatura dell’acqua sia sotto la doccia sia, a maggior ragione, nella vasca: il calore eccessivo disidrata e ha una forte azione rilassante sul tessuto cutaneo, oltre ad abbassare la pressione, risultando quindi pericoloso in gravidanza.

 

 
 
 

In sintesi

Come rendere la pelle elastica in gravidanza?

Gli integratori specifici che aiutano a preservare e a restituire tono al tessuto cutaneo sono in genere a base di collagene e di vitamina C, in grado di stimolare la produzione di fibre elastiche, e di antiossidanti che contrastano l’azione dannosa dei radicali liberi, responsabili di un precoce invecchiamento della pelle. Si possono assumere al termine della gravidanza, a cicli di un mese- due da ripetere anche più volte l’anno. Durante l’attesa invece, si può aiutare la pelle con l’azione elasticizzante dell’olio di oliva, da assumere preferibilmente a crudo. Particolarmente ricchi di acidi grassi benefici sono anche gli oli di borragine e di semi di zucca che si possono mescolare all’olio di oliva.
L’elasticità e la forza del tessuto cutaneo sono anche il frutto di corrette scelte alimentari. In modo particolare non vanno mai dimenticate le proteine della carne, del pesce, delle uova e dei legumi che rinforzano l’impalcatura di sostegno della pelle.
Perdita di tono e smagliature spesso vanno di pari passo, soprattutto durante la gravidanza. Una cute poco elastica, infatti, non solo tende a cedere ma anche a “strapparsi” quando i volumi del corpo crescono. Le zone più a rischio sono quelle sottoposte a maggiore stress: seno, pancia e fianchi. Se la pelle è particolarmente soggetta alle smagliature, si può sostituire il prodotto rassodante con un trattamento specifico dall’azione elasticizzante e rinforzante: in crema, siero o fiale, si possono usare anche durante l’allattamento, avendo solo cura di evitare il capezzolo. Anche questo è un importante aiuto per una gravidanza in forma.

Perché fa bene camminare in gravidanza?

Più i tessuti stanno “fermi”, più tendono a perdere compattezza. Ecco perché l’attività fisica è fondamentale per preservare e dare turgore al corpo. Per una gravidanza in forma, se non ci sono particolari divieti, si può nuotare e camminare per almeno una ventina di minuti al giorno. Dopo la nascita del bebè si possono riprendere le consuete attività, evitando però, soprattutto se si allatta, gli sforzi eccessivi. Meglio quindi scegliere soluzioni soft: camminare ogni giorno se possibile con passo spedito (anche con la carrozzina), dimenticare l’ascensore e salire le scale a piedi e, appena possibile, nuotare oppure andare in bicicletta.

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Dubbi sulla paternità: si può risalire al giorno del concepimento?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Stabilire quale rapporto sessuale tra quelli affrontati in uno stesso mese abbia determinato il concepimento sarebbe un azzardo. Solo lo specifico test, eseguito in laboratorio, può indicare con certezza l'identità paterna.   »

Bimbo di 5 anni che respinge la mamma: colpa della crisi che stanno attraversando i genitori?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Francesca Simion

Leggi anche:  »

Inofolic o Chirofert per favorire l’ovulazione?

02/12/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Gli integratori che migliorano l'attività delle ovaie hanno tutti un effetto interessante, tuttavia è sempre consigliabile non assumerli di propria iniziativa ma sempre e solo su indicazione del ginecologo curante, al quale spetta stabilire quando davvero servono.   »

A sei settimane messa a riposo a letto per 20 giorni per via di un distacco

18/11/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

I "distacchi" a inizio della gravidanza sono comuni e, soprattutto se viene già rilevata l'attività cardiaca dell'embrione, non impediscono la buona evoluzione della gravidanza. Il riposo a letto è ininfluente nel bene e nel male.   »

Fai la tua domanda agli specialisti