Come non rovinare il seno in gravidanza?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 03/02/2023 Aggiornato il 03/02/2023

Mese per mese durante la gravidanza, ma anche durante l’allattamento e dopo, ecco come evitare che il seno perda turgore e preservarne tutta la bellezza mese per mese

Il seno in gravidanza subisce profonde moficazioni fin dall'inizo della gestazione

Quando si scopre che è in arrivo un bebè, la gioia è tanta ma non mancano le preoccupazioni, anche quelle di natura estetica, soprattutto legate alla “tenuta” del seno: il timore principale è che – sottoposto allo stress della gravidanza e dell’allattamento – possa “svuotarsi” e perdere elasticità. In realtà, basta prendersene cura già dal primo mese per prevenire cedimenti e smagliature.

Come è il seno nel primo mese di gravidanza?

Il seno è la parte del corpo che subisce la trasformazione più repentina fin dai primi giorni dell’attesa. Lo testimonia il fatto che uno dei primi sintomi della gravidanza è proprio il turgore del seno dovuto alle sollecitazioni ormonali. E proprio da questo momento scatta l’esigenza di dedicare a questa parte attenzioni mirate, a partire da pulizia quotidiana delicata con un detergente che non ne impoverisca la cute, per natura sottile, fragile e tendente all’aridità. No, quindi, a saponi, docciaschiuma aggressivi e acqua troppo calda che ha un’azione inaridente e favorisce la perdita di tono: ideale è, invece, un detergente per il viso a risciacquo (come una mousse) arricchito con agenti idratanti e principi attivi vegetali lenitivi e addolcenti.

Cosa fare al seno nel secondo mese di gravidanza?

Si può programmare ogni giorno un piccolo gesto che al momento della detersione aiuti a preservare il turgore del décolleté: delle spugnature alternate, calde e fredde, sul seno e su tutta l’area del décolleté fino alla mascella. Il repentino cambio di temperatura attiva la circolazione e funziona come una sorta di ginnastica passiva in grado di stimolare la circolazione e tonificare la parte.

Quali cure dedicare al seno nel terzo mese di gravidanza?

Le sollecitazioni ormonali si fanno più decise e portano a un aumento del turgore e del volume del seno. È il momento di passare a un’azione idratante intensa per mantenere la pelle elastica e forte e prevenire il rischio di smagliature. Occorre utilizzare una volta al giorno una crema elasticizzante e nutriente specifica per il seno da applicare preferibilmente dopo le spugnature e da massaggiare descrivendo con il palmo della mano più volte un “otto” tra i seni per far penetrare a fondo il prodotto.

Come è cambiato il seno nel quarto mese di gravidanza?

La crescita del seno è sempre più importante. Ecco perché è fondamentale sostenere correttamente il décolleté con un reggiseno che gli impedisca di cedere a causa della forza di gravità. Ideale è un modello in cotone che permetta la corretta traspirazione della cute, con spalline ampie e regolabili in modo da distribuire correttamente il peso, evitando di segnare la pelle, e una chiusura regolabile per adattarsi al meglio ai cambiamenti di volume che da questo momento in avanti si fanno sempre più importanti. Un reggiseno con una fascia alta sotto le coppe sostiene meglio, da evitare invece i modelli con i ferretti.

Come mantenere il seno nel quinto mese di gravidanza?

Come per tutti gli altri tessuti del corpo, anche il seno ha bisogno di nutrimento dall’interno attraverso un apporto regolare di proteine, vitamine e oligoelementi che lo aiutino a preservare forza e compattezza. Un’attenzione particolare va dedicata, quindi, all’alimentazione che deve prevedere con regolarità carne e pesce, formaggio e uova, verdura e frutta. Particolare attenzione va riservata ai grassi “buoni”, quelli degli oli vegetali e in particolare dell’olio d’oliva (da usare sempre a crudo) che apportano acidi grassi essenziali fondamentali per l’elasticità della pelle. Importante anche bere in giusta quantità per evitare la disidratazione che a livello della pelle provoca secchezza e fragilità.

Cosa succede al seno nel sesto mese di gravidanza?

È possibile che, per via del rapido aumentare delle dimensioni, il seno presenti piccole smagliature di colore rossiccio. Occorre intervenire subito con un trattamento specifico: le rotture “fresche” del tessuto, infatti, possono essere più facilmente riparate rispetto a quelle ormai consolidate che portano le smagliature a diventare di un bianco traslucido. I prodotti più adatti contengono un’alta percentuale di oli vegetali nutrienti e sostanze di origine vegetale che rafforzano le fibre elastiche e ne stimolano la produzione: vanno applicati una-due volte al giorno sulla zona interessata con un delicato massaggio.

 

Nel settimo mese si può preparare il seno all’allattamento?

È il momento di cominciare occuparsi del capezzolo in vista dell’allattamento. Per mantenerlo morbido ed evitare che compaiano poi dolorose ragadi, è importante massaggiarlo ogni giorno con un olio: di mandorle dolci, d’oliva oppure con un prodotto specifico. Non sono adatti invece gli oli e le creme che si usano per il décolleté. Occorre proseguire anche anche dopo la nascita del bebè, ma sempre lontano dalla poppata, per evitare sapori sgraditi al piccolo.

 

Quali esercizi si possono fare per il seno all’ottavo mese di gravidanza?

Fare attività fisica ormai è difficile con il pancione cresciuto, ma qualche facile esercizio di ginnastica isometrica può essere utile per mantenere tonico il tessuto che sostiene il seno. Basta appoggiare le mani giunte davanti a sé e premere forte un palmo contro l’altro, mantenendo la contrazione per almeno una ventina di secondi. Da ripetere più volte al giorno.

 

 

Olio o crema: cosa è meglio per il seno al nono mese di gravidanza?

È il momento di intensificare al massimo le cure. Si può continuare ad applicare il prodotto antismagliature, ma è soprattutto importante nutrire la zona per preservarne l’elasticità, indispensabile in previsione dell’allattamento. Meglio, quindi, sostituire la crema con un olio oppure un concentrato ad azione elasticizzante e rinforzante da applicare preferibilmente due volte al giorno dopo una detersione delicata.

 

 
 
 

In sintesi

Come non rovinare il seno con l’allattamento?

Il tempo da dedicare alla cura del corpo si riduce drasticamente dopo la nascita del bebè. Non ci si deve dimenticare però che il décolleté attraversa ora la fase più critica: le continue sollecitazioni dovute al tendersi e allo svuotarsi in base ai ritmi della poppata possono, infatti, compromettere l’elasticità del tessuto e favorire la comparsa delle smagliature. Serve, quindi, un prodotto particolarmente concentrato in principi attivi nutrienti e rassodanti da applicare una volta al giorno lontano dalla poppata perché il profumo delle creme e degli oli potrebbe non piacere al bebè e portarlo a rifiutare il seno.

 

Che interventi si possono fare al seno dopo la gravidanza?

 

Terminate le poppate al seno si può scegliere il trattamento cosmetico più adatto alle necessità.
– Il seno appare svuotato? Funzionano speciali formulazioni volumizzanti che ripropongono l’effetto del lipofilling (il trattamento di medicina estetica che ripristina i volumi con iniezioni di grasso prelevato dal paziente stesso): contengono sostanze che attivano la sintesi del grasso in modo naturale, senza interferire con la produzione ormonale, così da rendere più pieno il décolleté.
– Nel caso, invece, di una significativa perdita di tono sono utili formulazioni rassodanti a base di principi attivi come gli oli vegetali, le vitamine, i peptidi, le cellule staminali vegetali capaci di agire sul tessuto per renderlo più compatto e resistente. Si possono anche combinare le due diverse tipologie di prodotto, applicandone una il mattino e una la sera per rimodellare il décolleté a 360°, rassodandolo e tonificandolo.

 

Fonti / Bibliografia

  • AllattamentoSito tematico del Ministero della Salute dedicato all'Allattamento
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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