Cosa succede alla pelle del viso in inverno?

Alberta Mascherpa A cura di Alberta Mascherpa Pubblicato il 19/01/2023 Aggiornato il 19/01/2023

Durante l’inverno la pelle del viso dà segni di sofferenza che in gravidanza (ma anche dopo il parto) possono essere ancora più evidenti. Ecco che cosa si può fare

Il viso in inverno è sottposto a forti stress. ecco proteggere la pelle

Secchezza e ruvidità, opacità e screpolature. E ancora: piccoli rossori ai lati del naso e sulle guance che in genere scompaiono nell’arco di poche ore, ma che possono anche trasformarsi in vera e propria couperose, una problematica della pelle caratterizzata dalla presenza sul viso di una sottile ragnatela di venuzze arrossate. Sono questi alcuni dei segnali di sofferenza della pelle del viso tipici dell’inverno.

In gravidanza poi la situazione può peggiorare a causa degli sbalzi ormonali rendono la pelle del viso ancora più reattiva nei confronti degli sbalzi di temperatura dell’inverno.

Come proteggere il viso dal freddo dell’inverno?

Offrire massima protezione al viso durante il giorno, coccolare la cute di notte nutrendola e rigenerandola, scegliere prodotti delicati che calmano e addolciscono, sono le strategie giuste per restituire all’epidermide il benessere e il comfort che le basse temperature possono compromettere.

Gli effetti dell’inverno sul viso

Le aggressioni che la pelle quotidianamente subisce si moltiplicano durante l’inverno. Se da un lato, infatti, il freddo restringe i vasi sanguigni limitando l’ossigenazione e il nutrimento dei tessuti, dall’altro l’aria secca dei locali riscaldati prosciuga le riserve idriche della cute, esponendola a un maggior rischio di secchezza e screpolature.  Al secco dei luoghi chiusi si contrappone spesso l’alto tasso di umidità all’esterno, altro fattore negativo per l’equilibrio e il benessere della pelle. Quando l’epidermide è umida, infatti, si raffredda velocemente e questo provoca un’alterazione dei lipidi cellulari di superficie che perdono coesione e si spaccano: la pelle diventa ancora più vulnerabile: screpolature e rossori compaiono con maggior facilità.

Perché gli sbalzi di temperatura fanno male al viso in inverno?

In inverno il problema maggiore è rappresentato dai bruschi sbalzi di temperatura tra l’esterno e l’interno: i piccoli vasi sono costretti a restringersi e dilatarsi in tempi molto rapidi, facendo affluire una maggior quantità di sangue a livello del viso che così si arrossa. Una volta che i capillari si abituano al nuovo clima, tornano a restringersi riportando il colorito al suo tono naturale. Nelle pelli particolarmente sensibili e nei soggetti che soffrono di problematiche circolatorie i rossori possono permanere e trasformarsi in macchie arrossate dove le venuzze risultano ben visibili in superficie.

 

Perché è importante proteggere dallo smog il viso in inverno?

 

Inverno non vuol dire solo freddo. Con le basse temperature salgono anche i livelli dello smog: le polveri sottili degli idrocarburi si depositano sulla pelle e ne alterano il film idrolipidico. La cute diventa più sensibile, si irrita con facilità e si arrossa. Le particelle inquinanti ostruiscono i pori, limitano l’ossigenazione, spengono il colorito e sollecitano una maggior produzione di radicali liberi, molecole che provocano un invecchiamento precoce della cute.

 

Come cambia le pelle del viso in gravidanza?

Durante l’attesa la situazione diventa ancora più delicata.

  •  Innanzitutto, a causa della maggior quantità di sangue circolante nell’organismo della futura mamma, i vasi sanguigni si dilatano.
  •  I cambiamenti ormonali, e in particolare la riduzione degli ormoni corticosurrenali, modificano l’equilibrio dell’acqua e dei sali, fondamentale per la corretta microcircolazione periferica, e favoriscono contemporaneamente una perdita di tonicità delle pareti dei capillari che porta a un’ulteriore dilatazione dei vasi: il sangue scorre più lentamente, ristagna nei tessuti e questo rende più facile e frequente la comparsa degli arrossamenti sul viso.

 

Come trattare la pelle del viso in inverno?

per la detersione

Per tutte le pelli e per le future mamme in particolare, in inverno occorre utilizzare prodotti extra delicati, preferibilmente senza risciacquo come le acque micellari per evitare il contatto con l’acqua che può irritare la cute. Nel caso si preferiscano mousse o altri detergenti da sciacquare, meglio non usare acqua troppo calda che secca e favorisce la dilatazione dei capillari e la comparsa dei rossori.

di giorno

Prima di uscire la pelle deve essere adeguatamente protetta da freddo e smog. Servono, quindi, creme ricche e corpose, ma non untuose, che funzionano come una barriera e in più apportano il nutrimento. Sì anche agli innovativi spray che coniugano protezione e leggerezza e con la praticità di uso, visto che si possono vaporizzare sul viso in ogni momento della giornata, anche sopra il trucco.

di sera

Di notte la pelle si rigenera. Di sera, quindi, è importante utilizzare cosmetici dall’azione rigenerante e riparatrice: creme e oli ricchi di sostanze emollienti e nutrienti, ad alta concentrazione di acidi grassi Omega 3 e 6, con proprietà restitutive e ricompattanti, che rinforzano e rendono più elastica la cute.

in caso di couperose

Se la pelle è particolarmente fragile, reagisce con decisione alle aggressioni, si arrossa con facilità è preferibile ricorrere a linee specifiche anti-couperose che, ai principi attivi emollienti e nutrienti, aggiungono sostanze ad azione addolcente e calmante: allantoina, vitamine B1 e B5, estratti di fiori delicati come la rosa e il ciliegio, argilla bianca e rosa, fosfolipidi, acido glicirretico e alfabisabololo, ricavati rispettivamente dalla liquirizia e dalla camomilla. Anche l’acqua termale può essere d’aiuto per ridare sollievo immediato alla pelle irritata: nella pratica confezione pocket si può portare in borsetta o nel cassetto della scrivania per vaporizzarla sul viso quando se ne sente la necessità, anche sopra il trucco.

Come proteggere labbra e occhi in inverno?

Queste due zone molto delicate soffrono in maniera particolare durante l’inverno per l’aggressione del freddo. Uno stick emolliente e protettivo è un aiuto prezioso per la fragile mucosa labiale: messo e rimesso più volte durante il giorno, nutre, protegge, rigenera per evitare screpolature e dolorosi taglietti. Per il contorno occhi servono, invece, creme specifiche da applicare a piccoli tocchi mattina e sera per prevenire la formazione delle rughe.

 

 
 
 

In sintesi

Come proteggere la pelle del viso dal freddo?

Oltre a quanto già detto, possono essere utili questi 4 suggerimenti:

  • Bere una spremuta di arancia al giorno garantisce il pieno di vitamina C, che ha un’azione protettiva contro i radicali liberi e in più aiuta a preservare l’elasticità dei piccoli vasi, aiutando a prevenire i rossori.
  • Evitare i cibi troppo salati in caso di couperose: possono accentuare il problema.
  • Scegliere il make up più adatto: fondotinta, BB e CC  cream creano un’ulteriore barriera protettiva che potenzia quella offerta dalle creme.
  • Mettere le mani davanti al viso oppure sollevare la sciarpa quando si entra o si esce da un locale per ridurre lo sbalzo termico e il conseguente stress per la pelle.
La pelle del viso resta delicata anche dopo il parto?

A volte il rossore a farfalla, diffuso su guance, zigomi e ai lati del naso, compare dopo il parto. In questo caso responsabili sono, oltre alle brusche variazioni ormonali, anche gli sforzi delle spinte nella fase espulsiva che in alcuni casi possono portare persino alla rottura dei piccoli vasi e al conseguente formarsi di reticolati di venuzze arrossate. Da non dimenticare poi che il dopo parto è una fase particolarmente impegnativa per la mamma: emotività, eccitabilità, ansia e stress favoriscono il rilascio di sostanze simili all’istamina, un mediatore dell’infiammazione che tende a sollecitare ulteriormente la vasodilatazione e a favorire ancora di più l’arrossamento.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

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