Cesareo: per ridurre il rischio via libera allo sport

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 30/07/2015 Aggiornato il 30/07/2015

Le donne che in gravidanza praticano attività fisica presenterebbero un rischio minore di subire un cesareo e di avere un bimbo molto grande

Cesareo: per ridurre il rischio via libera allo sport

Gli esperti lo ripetono da tempo: se la mamma sta bene e la gravidanza procede senza intoppi, non c’è motivo per rinunciare all’attività fisica durante i nove mesi. Anzi, l’ideale sarebbe muoversi il più possibile, perché a trarne benefici sono sia la donna sia il bebè. Fra gli effetti positivi ci sarebbe anche una minore probabilità di subire un cesareo e di mettere alla luce un bimbo con un peso superiore alla norma. A confermarlo è ora uno studio condotto da un team di ricercatori canadesi, dell’Università di Alberta, pubblicato sulla rivista Obstetrics and Gynecology.

La metanalisi su oltre 5 mila donne incinte

Gli esperti sono giunti alla loro conclusione effettuando una metanalisi, ossia ricerche rigorose che combinano i risultati di vari studi clinici e, con appositi metodi statistici, producono risultati “riassuntivi”. In pratica, hanno esaminato quegli studi presenti in letteratura che hanno analizzato gli effetti dell’esercizio fisico in gravidanza, in particolare sulla salute del bambino e sul tipo di parto. In totale, hanno analizzato i dati di 5.322 donne incinte con lo scopo di capire se il movimento nei nove mesi può ridurre il rischio di taglio cesareo.

Più movimento = meno rischi

L’analisi dei risultati ha confermato che praticare attività fisica nel corso dei nove mesi non è utile solo per tenere sotto controllo l’aumento di peso, preparare i muscoli allo sforzo del travaglio e del parto, migliorare il tono dell’umore, ma comporta anche benefici aggiuntivi. Infatti, le donne che si erano mantenute attive nel corso dei nove mesi presentavano un rischio minore di incorrere in un taglio cesareo e di peso elevato del bambino alla nascita. Più precisamente, gli autori hanno scoperto che un’attività fisica corretta e idonea per le condizioni della gestante abbassa del 20% le probabilità di avere un parto cesareo e del 31% quelle che il piccolo abbia un peso alla nascita superiore al peso medio.

No al fumo

Poche settimane prima, sulla rivista BMC Pregnancy and Childhood, era stata pubblicata un’altra indagine sugli effetti positivi dell’esercizio fisico sulla gestazione. In questo caso, gli autori, americani, avevano scoperto che le donne che nei nove mesi si muovono poco presentano un rischio più elevato di dare alla luce bimbi obesi o sovrappeso. “I medici dovrebbero avvisare le donne di smettere di fumare e al tempo stesso di fare una moderata attività fisica per evitare il sovrappeso dei piccoli” si legge nello studio.

 

 

 
 
 

In breve

UN’OPERAZIONE CON QUALCHE RISCHIO

Il taglio cesareo è considerato un intervento semplice. Tuttavia, si tratta sempre e comunque di un’operazione chirurgica, non priva di insidie. Si calcola che i rischi al momento e successivi legati al parto cesareo siano circa tre volte (più precisamente 2,8) superiori a quelli di un parto vaginale sia per la mamma sia per il bebè.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Feto con ventricolomegalia cerebrale borderline: quali indagini fare?

16/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In relazione allo spessore dei ventricoli cerebrali, il limite tra normalità e patologia non è così preciso: il valore è normale se inferiore ai 10 millimetri e poi c'è una zona grigia compresa tra 11 e 15 millimetri. Un'ecografia approfondita può bastare a chiarire il quadro.   »

Bimbo che inizia a stare in piedi da solo: vanno stimolati i primi passi?

12/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

I primi passi non vanno stimolati, non si deve dunque tenere il bambino per le braccia spingendolo a muoverli. Utile invece dargli la possibilità di appoggio o di scalata, affinché affronti questa tappa secondo i propri tempi e le proprie capacità.   »

Contraccettivo ormonale a poche settimane dal parto e sanguinamento che non si arresta

09/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

In genere, dopo il parto si consiglia di attendere almeno una o due mestruazioni prima di ricorrere a un metodo contraccettivo ormonale.   »

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Fai la tua domanda agli specialisti