Sole in gravidanza: come viverlo al meglio

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 05/08/2020 Aggiornato il 05/08/2020

I consigli degli esperti: nessun divieto al sole in gravidanza, ma qualche necessaria precauzione, soprattutto nei primi mesi dell’attesa

Sole in gravidanza: come viverlo al meglio

Via libera al sole in gravidanza ma con qualche attenzione in più, ricordando che la pelle, durante i nove mesi, diventa più sensibile.

Maggiori attenzioni nel primo trimestre

Secondo la dottoressa Daniela Galliano, ginecologa ed esperta in medicina della riproduzione, direttrice di IVI Roma, il periodo in cui è necessaria maggiore prudenza nell’esposizione al sole è il primo trimestre di gravidanza. Sono, infatti, proprio i primi tre mesi in cui un’insolazione, un eccessivo affaticamento o la disidratazione potrebbero compromettere lo sviluppo del feto. Anche nel secondo trimestre è bene essere prudenti, per evitare l’insorgere di macchie solari e di rendere permanente, dopo il parto, quella linea scura, che va creandosi sull’addome.
Per evitare la comparsa di cloasmi, ovvero di macchie solari su corpo e viso, è bene utilizzare creme solari ad alta protezione ed evitare l’esposizione al sole nelle ore più calde.

Pericolo disidratazione

Il terzo trimestre è il più migliore per prendere il sole, ma la crescita del pancione potrebbe causare un po’ di appesantimento alle gambe: basta fare qualche bagno in più e qualche passeggiata in acqua per dare sollievo al sistema circolatorio e linfatico. In generale, il sole in gravidanza va affrontato con cautela, dal momento che le variazioni ormonali cui le donne sono soggette comportano una dilatazione dei vasi sanguigni, che causa un aumento della sudorazione e della percezione del calore.
Evitare le ore più calde e concedersi momenti all’ombra, sono piccoli accorgimenti che permettono di scongiurare quei fastidiosi problemi legati al caldo come crampi, edemi o svenimenti. Fondamentale mantenere il corpo idratato per ripristinare i sali minerali e i liquidi persi con la sudorazione, non solo bevendo più due litri d’acqua al giorno, ma anche ponendo un’attenzione particolare all’alimentazione.  

 

 

 
 
 

Da sapere!

Meglio evitare il sole diretto sulla pancia e il surriscaldamento del corpo, che potrebbero provocare stress inutili al feto, anche se una delle funzioni del liquido amniotico è quella di mantenere costante la temperatura interna. Basta scegliere costumi interi o utilizzare parei e teli.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

L’influenza è pericolosa in gravidanza? Meglio fare il vaccino?

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il vaccino antinfluenzale è fortemente raccomandato alle donne che aspettano un bambino, perché contrarre l'influenza in gravidanza può esporre a gravi rischi.   »

Incinta subito dopo un aborto spontaneo, ma l’embrione ha il battito lento

13/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Il fatto di rimanere incinta subito dopo aver subito un'interruzione spontanea della gravidanza esprime un'ottima fertilità di coppia, tuttavia non garantisce che tutto vada a buon fine.   »

Bimba di tre anni con otiti ricorrenti: perché?

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

A volte è la particolare conformazione delle tube di Eustachio (i tubicini che collegano l'orecchio al naso) a favorire la ricorrenza delle otiti, tuttavia con la crescita tutto si risolve.   »

Benzodiazepine assunte per dormire nella 30ma settimana di gravidanza

06/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Le benzodiazepine sarebbero proprio da evitare in gravidanza in quanto tendono a dare dipendenza farmacologica e crisi di astinenza sia alla mamma che al nascituro. Esiste a un farmaco migliore che agisce sullo stesso recettore delle benzodiazepine (quindi in modo analogo a Lorazepam) senza però dare...  »

Fai la tua domanda agli specialisti