C’è un’età ideale per la gravidanza? I vantaggi e gli svantaggi dei 30 anni

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/08/2013 Aggiornato il 12/08/2013

L’età della mamma è molto importante sia dal punto di vista fisico sia da quello psicologico. La gravidanza a 30 anni è più consapevole, ma più “stancante”

C’è un’età ideale per la gravidanza? I vantaggi e gli svantaggi dei 30 anni

In Italia rappresenta la normalità: la gravidanza a 30 anni è quella più comune. Infatti, nonostante stia aumentando il numero delle mamme over 40, la fascia di età in cui normalmente una donna ha un figlio è proprio quella compresa fra i 30 e i 40 anni. Ecco tutti i pro e i contro di tale scelta.

Una decisione ben ponderata

Sicuramente rispetto a una gravidanza a 20 anni, quella a 30 è più consapevole. La donna, in genere, ha raggiunto una certa maturità e quella di avere un figlio è una scelta ben ponderata e voluta.

Una relazione stabile

Una gravidanza a 30 anni di età ha anche il vantaggio di essere meno travagliata. Nella maggior parte dei casi, le donne che decidono di avere un figlio a questa età hanno una relazione stabile e un partner presente e collaborativo. Questo rappresenta un indiscusso beneficio sia per la mamma sia per il figlio in arrivo. Occorre considerare poi il fattore economico. Solitamente, le donne di questa età hanno una carriera avviata e, insieme al compagno, possono garantire un adeguato sostentamento al bambino. Una trentenne, in genere, è dotata di buone capacità di organizzazione ed è in grado di gestire imprevisti, procedure burocratiche, faccende pratiche. Questo rappresenta sicuramente un enorme vantaggio quando si hanno figli.

Meno energie

Di contro, però, una gravidanza a quest’età è più “stancante”: le energie a disposizione sono sicuramente inferiori che a 20 anni. Inoltre, gli impegni lavorativi sottraggono ulteriore vitalità e vigore. Per questo, è facile che la mamma si senta spesso stanca e “scarica”. Più l’età materna avanza, poi, meno si ha voglia di giocare con i bambini. Inutile negarlo: le mamme over 30 sono, in genere, meno “giocherellone” di quelle più giovani. E a risentirne è l’aspetto ludico della relazione con i figli.

Più rischi di parto cesareo

Dal punto di vista fisico, le gravidanze a 30 anni sono associate a una probabilità maggiore di parto cesareo, di anomalie cromosomiche a carico del nascituro e di complicazioni sia nel corso della gravidanza sia durante il travaglio.

In breve

POCO TEMPO A DISPOSIZIONE

Una gravidanza a 30 anni è più “di corsa”: il tempo da dedicare ai figli, molte volte, è poco. La carriera, infatti, impegna molto e sottrae, oltre alle energie, anche ore.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

IgG e IgM in relazione alla toxoplasmosi: cosa esprimono?

07/07/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Gli anticorpi IgG positivi segnalano che in passato ci si è ammalate di toxoplasmosi (quindi si è immunizzate), mentre gli anticorpi IgM positivi indicano che tale infezione è in corso (o comunque è stata sviluppata di recente). Se entrambi i tipi risultano negativi vuol dire che non si è immuni.   »

Battito lento nell’embrione: proseguirà la gravidanza?

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Il cuoricino dell'embrione può battere lentamente senza che questo sia per forza un brutto segno. Comunque sia, per sapere se la gravidanza evolverà si deve attendere il trascorrere dei giorni.   »

Sanguinamento per tutto il primo trimestre di gravidanza

30/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

In caso di perdite ematiche che si protraggono per settimane, a giudizio del ginecologo curante può essere opportuno anche effettuare un tampone vaginale per escludere la presenza di microbi. Inoltre, può servire un'integrazione di magnesio, mentre non occorre stare a riposo assoluto.   »

Fai la tua domanda agli specialisti