Chemioterapia in gravidanza: si può fare

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/11/2015 Aggiornato il 13/11/2015

Un recente studio sostiene che la chemioterapia in gravidanza non danneggia il feto. Una buona notizia, considerando che le future mamme colpite da tumore sono purtroppo in aumento

Chemioterapia in gravidanza: si può fare

La chemioterapia in gravidanza non danneggia il feto: è quanto sostiene uno studio condotto all’università cattolica di Leuven (Belgio), che ha analizzato 129 bambini nati da mamme che avevano subito trattamenti chemioterapici negli ultimi 6 mesi di gravidanza. I ricercatori non hanno individuato differenze tra lo sviluppo cognitivo e cardiologico di questi piccoli e quelli venuti alla luce da mamme sane. Una conferma definitiva di questi dati porterebbe sollievo alle molte donne in gravidanza costrette a seguire cicli di chemioterapia.

Colon, seno e polmoni gli organi più colpiti

La notizia che la chemioterapia in gravidanza non danneggia il feto arriva all’indomani della diffusione degli ultimi dati sulla frequenza dei tumori nel sesso femminile in Italia, divulgati da Aiom (Associazione italiana di oncologia medica). Nel 2015 i casi risultano in lieve crescita nel sesso femminile, attestandosi sui 169mila. Considerando entrambi i sessi, sono state 363.300 le nuove diagnosi: la neoplasia più frequente è quella del colon-retto (52.000), seguita da seno (48.000), polmone (41.000), prostata (35.000) e vescica (26.000).

Più guarigioni

In 17 anni i malati che hanno sconfitto il cancro nel nostro Paese sono aumentati del 18% (uomini) e del 10% (donne). Percentuali che collocano l’Italia al vertice in Europa per numero di guarigioni, soprattutto nei tumori più frequenti come quelli del colon e del seno.

Come funziona la chemioterapia

La chemioterapia è una delle terapie antitumorali più efficaci. Si basa sul principio che le cellule tumorali si riproducono molto più rapidamente di quelle normali, perciò si avvale di sostanze che interferiscono con i meccanismi legati alla replicazione delle cellule, uccidendole. L’effetto è evidente soprattutto sui tumori che crescono velocemente, ma anche su alcuni tipi di cellule sane soggette a rapida replicazione: si spiegano così i più comuni effetti collaterali di questi trattamenti, come perdita di capelli, anemia e calo delle difese immunitarie, vomito, diarrea e infiammazione o infezione della bocca. Gli effetti collaterali della chemioterapia variano a seconda del tumore, del trattamento e della persona. Discussi anche gli effetti sul feto delle donne incinte: ora arriva la notizia che la chemioterapia in gravidanza non danneggia il feto. 

 

 

 
 
 

da sapere!

Oggi l’impatto sul benessere e la qualità della vita delle persone malate è ridotto grazie all’utilizzo di dosi inferiori di molecole e all’impiego di rimedi, farmacologici e non, per tenere sotto controllo queste reazioni avverse.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti