Chirurgia fetale: anestesia anche per il feto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 21/09/2017 Aggiornato il 21/09/2017

L’anestesia sul feto durante le operazioni di chirurgia fetale è necessaria. Eppure oggi viene impiegata solo nella metà dei casi

Chirurgia fetale: anestesia anche per il feto

Negli interventi di chirurgia fetale anche il bimbo nel pancione ha bisogno di anestesia, come la mamma. È quanto sostiene uno studio italiano condotto dall’Università di Siena. Negli ultimi decenni, la chirurgia fetale ha fatto passi avanti da gigante, rendendo possibili interventi salva-vita fino a poco tempo fa del tutto impensabili. Ma sul problema dell’anestesia sul feto allo stato attuale non esistono Linee guida.  

Per molti non serve…

A oggi la situazione è abbastanza controversa e l’utilizzo dell’analgesia diretta nel feto avviene in circa la metà degli interventi di chirurgia fetale, in quanto molti esperti non la ritengono necessaria per due motivi: la convinzione che il feto non sia in grado di percepire lo stimolo doloroso e la presenza, a livello fetale, di inibitori neuroendocrini intrauterini (ENIn), prodotti naturalmente per non provare dolore.  Di conseguenza, è prassi abbastanza comune ritenere sufficiente l’anestesia fornita alla sola madre durante l’intervento.

… Per altri sì

L’analisi condotta dai neonatologi senesi ha preso in esame tutta la letteratura scientifica sulla percezione del dolore a livello fetale dal 1990 al 2016. Dai risultati è emerso che il feto, soprattutto nella seconda metà della gravidanza, periodo in cui si concentrano maggiormente gli interventi, può essere svegliato da stimoli esterni, e le concentrazioni fisiologiche delle sostanze antidolorifiche naturali prodotte dall’organismo materno non sono in grado di indurre un effetto anestetico. Per questo gli studiosi toscani hanno così concluso che negli interventi di chirurgia fetale, anche questo ha bisogno di anestesia.  

Da metà gravidanza

Diversi studi hanno già dimostrato che uno stimolo doloroso sul feto è in grado di innalzare i livelli degli ormoni legati allo stress. Dopo la 20a settimana di gravidanza le vie del dolore risultano già formate. Per questo si fa strada l’idea che negli interventi di chirurgia fetale ci sia bisogno dell’anestesia sul bimbo, mediante la somministrazione di analoghi della morfina per via intramuscolare o direttamente nel cordone ombelicale.  

 

 

 
 
 

Da sapere!

Le operazioni di chirurgia fetale più diffuse riguardano malformazione del cuore e la correzione della cosiddetta spina bifida.

 

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