Covid-19: i bimbi nati da madri vaccinate sviluppano anticorpi

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 04/05/2021 Aggiornato il 04/05/2021

È il dato emerso da uno studio israeliano su 20 neonati, figli di donne che hanno ricevuto il vaccino contro il Covid-19 nel terzo trimestre di gravidanza

Covid-19: i bimbi nati da madri vaccinate sviluppano anticorpi

Venti neonati figli di madri vaccinate contro il Covid-19 durante la gravidanza sono nati con gli anticorpi anti-coronavirus. La buona notizia arriva dall’Hadassah University Medical Center di Gerusalemme, in Israele, dove un gruppo di medici ha analizzato il sangue del cordone ombelicale di 20 bimbi le cui madri avevano ricevuto entrambe le dosi di vaccino anti-Covid durante il terzo trimestre di gravidanza, rilevando che in tutti i campioni di sangue esaminati risultava una importante presenza di anticorpi contro il Covid-19, allo stesso modo delle madri.

Anticorpi trasferiti tramite la placenta

Lo studio  ha visto coinvolte 20 donne di 32 anni di età media che hanno partorito a 39 settimane. “La protezione neonatale dall’infezione dipende principalmente dagli anticorpi di origine materna trasferiti attraverso la placenta”, hanno spiegato i ricercatori, secondo cui inoltre il livello e il tipo di anticorpi rilevati suggeriscono di “essere in grado di bloccare sufficientemente il virus. Questo risultato – concludono – mette in evidenza l’importanza di vaccinare le donne incinte contro il Covid-19 e i benefici che ne derivano”.

Manca peer review

La ricerca, va precisato, è consultabile su medRxiv, un archivio online gratuito di articoli completi ma non pubblicati e che non sono stati certificati dalla metodica della “peer review” (revisione tra pari), vale a dire la procedura di selezione di articoli proposti da membri della comunità scientifica ed eseguita da specialisti nell’ambito in questione che ne valutano il contenuto e ne stabiliscono l’idoneità alla pubblicazione.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Proprio per ribadire l’importanza della vaccinazione durante la dolce attesa, Israele ha scelto proprio una donna incinta per celebrare il traguardo di cinque milioni di prime dosi somministrate.

 

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