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Le donne in gravidanza non dovrebbero consumare più di 300 mg di caffeina al giorno (3 tazze di caffè americano) per evitare possibili problemi di peso per il bambino. Lo suggerisce studio condotto da centri di ricerca francesi, svedesi e norvegesi e pubblicato sul British Medical Journal, da cui è emerso che sarebbe meglio eliminare il consumo di caffè.
Più caffeina, bimbi in sovrappeso
La motivazione, spiegano i ricercatori, risiede nel fatto che sembra che i bambini nati da madri che hanno consumato troppo caffè in gravidanza corrono un rischio maggiore di essere sovrappeso in età prescolare e scolare.
In particolare, a cinque anni la percentuale di bambini obesi o in sovrappeso è risultata maggiore del 5% tra i figli di donne che durante la gestazione avevano fatto registrare il più alto consumo di caffeina. I dati sono stati raccolti dai ricercatori della Sahlgrenska Academy dell’Università di Göteborg (Svezia) in collaborazione con l’Istituto norvegese per la salute pubblica. In tutto sono state esaminate dieta e informazioni mediche di 50.943 donne incinte.
Meglio non esagerare
Sebbene non sia stato ancora dimostrato se sia la caffeina la causa diretta del sovrappeso, la relazione individuata tra il consumo di caffè in gravidanza e l’aumento di peso dei bambini ha spinto i ricercatori a incoraggiare una maggiore cautela nel bere questa bevanda durante la gestazione.
Il limite consentito
L’Agenzia svedese per la nutrizione, all’interno dei parametri stabiliti per il consumo di alimenti in sicurezza durante la gravidanza, ha precisato che le donne incinte non dovrebbero consumare più di 300 milligrammi di caffeina al giorno, pari a tre tazze di caffè americano, mentre per quanto riguarda il tè, invece, la quota da non superare è di sei tazze di tè nero (la tipologia con più caffeina) da 200 ml.
Da sapere!
Secondo uno studio portoghese presentato al congresso dell’Associazione europea per lo studio del diabete (Easd), la caffeina ha una potenziale azione anti-diabetica nelle donne.