Caffè in gravidanza: serve prudenza

Silvia Finazzi A cura di Silvia Finazzi Pubblicato il 09/10/2020 Aggiornato il 09/10/2020

Il consumo di caffè in gravidanza e nel periodo periconcezionale, e in generale di caffeina, potrebbe aumentare il rischio di eventi avversi, come aborto e parto pretermine. Ma non tutti sono d’accordo

Caffè in gravidanza: serve prudenza

Le donne che sono alla ricerca di un bambino e quelle che sono già in dolce attesa dovrebbero prestare grande attenzione al consumo di caffè e, in generale, delle bevande e degli alimenti che contengono caffeina. Secondo un’analisi condotta da un team di ricercatori islandesi, dell’Università di Reykjavik, e pubblicata su BMJ Evidence Based Medicine, infatti, questo fattore in gravidanza aumenta il rischio di eventi avversi, come aborto e parto pretermine.

I risultati di una maxi-revisione

La revisione è stata condotta su 37 studi osservazionali e 17 meta-analisi pubblicati dal 1998 al 2019. Tutti hanno analizzato il legame fra consumo di caffeina e almeno uno dei seguenti sei esiti avversi di gravidanza: aborto spontaneo, mortalità alla nascita, basso peso alla nascita o per età gestazionale, parto pretermine, leucemia acuta e obesità infantili. Lo scopo era capire se l’uso di caffè in gravidanza (e di caffeina) fosse pericoloso.

Gli autori hanno visto che in 32 studi osservazionali su 37 il consumo di caffeina si associava a probabilità più elevate di avere esiti avversi durante la gravidanza o il parto. Per quanto riguarda le meta-analisi, 14 su 17 hanno confermato gli effetti negativi della caffeina su salute di mamma e bambino: in quattro è emerso un rischio più alto di aborto spontaneo, in due di mortalità alla nascita, in cinque di basso peso alla nascita o per l’età gestazionale e in tre di leucemia infantile.

Sconosciute le cause

Gli esperti hanno concluso che il consumo di  caffeina e caffè in gravidanza e nelle donne che vogliono un figlio è pericoloso. Non si sa, però, per quali ragioni: lo studio è di tipo osservazionale, per cui non stabilisce nessi di causa-effetto tra i due eventi. Fra l’altro, come spiegato dagli stessi autori, alcuni fattori, come il fumo materno, potrebbero aver influenzato i risultati.

C’è chi non è d’accordo

 Non tutti i medici, comunque, sono d’accordo con le conclusioni cui è giunta la ricerca. Per esempio, secondo Luke Grzeskowiak, professore di Farmacia dell’Università di Adelaide “la conclusione che tutte le donne incinte e le donne che prendono in considerazione una gravidanza dovrebbero evitare la caffeina è eccessivamente allarmante e non coerente con le evidenze”. 

 

 

 

 
 
 

Lo sapevi che?

La caffeina è contenuta non solo nel caffè, ma anche nel tè, nelle bibite a base di cola, negli energy drink e nella cioccolata. Secondo numerosi esperti, associazioni e autorità internazionali, le donne che aspettano un bambino non dovrebbero superare i 200-300 milligrammi di caffeina al giorno (pari a due- tre di tazzine di espresso).

 

Fonti / Bibliografia

  • Maternal caffeine consumption and pregnancy outcomes: a narrative review with implications for advice to mothers and mothers-to-be | BMJ Evidence-Based MedicineObjectives Caffeine is a habit-forming substance consumed daily by the majority of pregnant women. Accordingly, it is important that women receive sound evidence-based advice about potential caffeine-related harm. This narrative review examines evidence of association between maternal caffeine consumption and negative pregnancy outcomes, and assesses whether current health advice concerning maternal caffeine consumption is soundly based.Methods Database searches using terms linking caffeine and caffeinated beverages to pregnancy outcomes identified 1261 English language peer-reviewed articles. Screening yielded a total of 48 original observational studies and meta-analyses of maternal caffeine consumption published in the past two decades. The articles reported results for one or more of six major categories of negative pregnancy outcomes: miscarriage, stillbirth, low birth weight and/or small for gestational age, preterm birth, childhood acute leukaemia, and childhood overweight and...

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