Cioccolato in gravidanza? Fa bene anche al bebè

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/03/2016 Aggiornato il 08/11/2019

Mangiare cioccolato in gravidanza fa bene sia all’umore della mamma, sia alla salute del bambino. Ecco perché

Cioccolato in gravidanza? Fa bene anche al bebè

Le voglie di dolce in gravidanza sono un grande classico. Ma lo sapevate che il cioccolato in gravidanza, consumato nelle giuste dosi, fa bene anche al bambino nel pancione? A confermarlo è ora uno studio canadese.

I benefici del cioccolato

Tra i benefici, la ricerca ha studiato l’azione protettiva riguardo il rischio di preeclampsia (gestosi) e all’accrescimento del feto. Inoltre, questa dolce leccornia apporta una buona quantità di magnesio, favorendo il relax psicofisico, il buonumore e contrastando crampi, mal di testa e sensazione di stanchezza.

Ne bastano 30 grammi al giorno

La ricerca in questione ha coinvolto 129 donne a rischio di preeclampsia, cui è stato chiesto di introdurre nella dieta quotidiana 30 grammi al giorno di cioccolato, di differenti tipologie. Una volta nati i bambini, i ricercatori si sono concentrati su salute e benessere di mamma e bebè e hanno concluso che il cioccolato può essere definito benefico anche in gravidanza.

Conferme anche dall’Italia

A elogiare i benefici del cioccolato in gravidanza non è solo lo studio canadese. Anche in Italia, un gruppo di ricercatori aveva coinvolto donne in gravidanza (non tutte a rischio di ipertensione) a consumarne 30 grammi al giorno, ma fondente al 70%. Anche in questo caso i dati avevano rivelato che il cioccolato aiuta a prevenire la preeclampsia, ma non solo. Lo studio italiano aveva anche evidenziato una significativa riduzione dei livelli di colesterolo cattivo nel sangue.

Perché fa così bene

Ma per quale motivo il cacao è tanto benefico per la salute in generale? Perché è ricco di speciali antiossidanti (polifenoli, di cui molti flavonoidi) in grado di pulire le arterie, contrastare i radicali liberi e svolgere anche un importante ruolo antinfiammatorio. La prevenzione della preeclampsia, a sua volta, assicura una corretta e buona crescita del feto. Infatti, in caso di gestosi, la crescita del feto ne risente.

In breve

ATTENZIONE A NON ECCEDERE

Per ottenere i benefici dal cioccolato in gravidanza, si consiglia di consumarne 30 grammi al giorno (pari a un cioccolatino), a partire dall’inizio della gestazione.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti