Gravidanza: le conseguenze dell’uso di alcol sono sottovalutate?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/05/2014 Aggiornato il 07/11/2019

Un recente studio dimostra che il consumo di alcol durante la gravidanza provoca molto più danni di quanto si pensi comunemente. Ecco perché

Gravidanza: le conseguenze dell’uso di alcol sono sottovalutate?

Alcol e gravidanza non sono certo un binomio vincente. Già la ragione e il buon senso suggeriscono che bere grandi quantitativi di alcolici durante i nove mesi non è l’ideale. E studi ed esperti non fanno altro che confermarlo.

Tuttavia, sembra che le conseguenze sulla salute del bebè  siano sottostimate. L’allarme arriva da una ricerca condotta da un team di esperti americani, della University of California e del Svetlana Popova del Centre for Addiction and Mental Health (CAMH), pubblicata sull’International Journal of Alcohol and Drug Research.

Danni sottovalutati

Secondo gli autori, in quasi tutto il mondo il Disturbo dello Spettro Fetale Alcolico o FASD (dall’inglese Fetal Alcohol Spectrum Disorders) è sottovalutato, non ben riconosciuto e sotto diagnosticato. Ma di che cosa si tratta esattamente? Per FASD si intende un insieme di disturbi e malattie, di diversa entità, che colpiscono i bimbi nati da mamme che hanno consumato alcol durante la gravidanza.

Le conseguenze sui bambini

I FASD comprendono conseguenze sia tipo fisico sia di tipo cognitivo e comportamentale, che possono comparire a breve o a lungo termine. La malattia più grave correlata all’esposizione all’alcol durante la via prenatale è la Sindrome Alcolica Fetale (FAS).

Essa si caratterizza per:

  • la presenza di dismorfismi facciali;
  • un ritardo della crescita;
  • anomalie nello sviluppo neurologico del sistema nervoso centrale.

40 anni di studi non bastano

“Uno dei motivi del mancato riconoscimento del FASD è che, nonostante più di quaranta anni di prove, il disturbo non è ufficialmente riconosciuto come patologia diagnosticabile dai professionisti.

Solo dopo molti sforzi è stato inserito nel manuale DSM-5 (manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) del 2013, ma soltanto nell’appendice come condizione da approfondire ulteriormente” hanno spiegato gli autori.

Per questo, è essenziale sensibilizzare la popolazione sugli effetti negativi del consumo di alcol in gravidanza e dedicare maggiore attenzione alla prevenzione, trattamento e cura del FASD.

In breve

NUMERI PREOCCUPANTI

Secondo le statistiche ufficiali, in media, nel mondo, circa il 60% delle donne beve alcol in un qualche momento della gravidanza. In Italia è stato calcolato che dal 4 al 40% delle mamme che bevono quantità rilevanti di alcolici durante la gestazione partorisce bambini con danni di vario grado alcol-correlati. 

Fonti / Bibliografia

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