Parto prematuro: fra le cause anche la dieta della mamma?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/04/2014 Aggiornato il 06/11/2019

Parto prematuro: un recente studio dimostra che ciò che la gestante mangia durante i nove mesi di gravidanza può aumentare il rischio. Ecco come 

Parto prematuro: fra le cause anche la dieta della mamma?

Le cause del parto prematuro non sono ancora completamente chiare. Probabilmente entrano in gioco tanti fattori diversi, molte dei quali sconosciuti. Un ruolo importante potrebbe essere ricoperto dell’alimentazione della futura mamma. È quanto svela un recente studio condotto da un team di ricercatori svedesi, di diversi istituti, e pubblicato sul British Medical Journal (BMJ).

Sotto esame oltre 90 mila donne

Gli autori hanno esaminato i dati di un altro studio, il Norwegian Mother and Child Cohort Study, che fra il 1999 e il 2008 ha arruolato oltre 90 mila donne incinte. In particolare, si sono concentrati sui dati di 66 mila donne che hanno avuto un figlio fra il 2002 e il 2008.

Lo scopo era capire in quanti casi si fosse verificato un parto prematuro e per quali ragioni. Le donne analizzate non erano affette da diabete, avevano avuto un solo figlio e avevano compilato un questionario che riguardava l’alimentazione seguita durante i primi quattro-cinque mesi di gestazione.

Tre gruppi alimentari

Dall’analisi dei risultati è emerso che 3.505 donne del campione considerato, pari al 5,3% del totale, hanno avuto un parto prematuro. Si è visto, inoltre, che le mamme considerate avevano seguito una dieta in gravidanza molto diversa nel corso dell’attesa. Gli studiosi, in base al regime alimentare adottato, hanno diviso le gestanti in tre gruppi.

Le “prudenti” avevano consumato le quantità raccomandate dagli esperti di frutta e verdura, oli vegetali, cereali integrali, pollame, pane integrale o ricco di fibre e bevevano principalmente acqua. Il gruppo “occidentale” non aveva disdegnato snack dolci e salati, pane bianco, dessert, prodotti trasformati a base di carne.

Il modello “tradizionale”, infine, aveva previsto pasti a base di patate lesse, pesce, sughi, verdure cotte, latte a basso contenuto di grassi.

Premiata la prudenza

Secondo lo studio, il modello alimentare che si associava al minor rischio di parto prematuro, specie fra le donne al primo figlio, era quello “prudente”. Ad avere le probabilità maggiori di gravidanze “brevi”, invece, erano le donne del gruppo “occidentale”. 

In breve

LA DIETA SANA PREMIA SEMPRE

Questo studio conferma che seguire una dieta sana ed equilibrata durante la gravidanza significa proteggere il bebè da una serie di rischi, incluso il parto pretermine. 

Fonti / Bibliografia

  • Maternal dietary patterns and preterm delivery: results from large prospective cohort study | The BMJObjective To examine whether an association exists between maternal dietary patterns and risk of preterm delivery.Design Prospective cohort study.Setting Norway, between 2002 and 2008.Participants 66 000 pregnant women (singletons, answered food frequency questionnaire, no missing information about parity or previously preterm delivery, pregnancy duration between 22+0 and 41+6 gestational weeks, no diabetes, first enrolment pregnancy).Main outcome measure Hazard ratio for preterm delivery according to level of adherence to three distinct dietary patterns interpreted as “prudent” (for example, vegetables, fruits, oils, water as beverage, whole grain cereals, fibre rich bread), “Western” (salty and sweet snacks, white bread, desserts, processed meat products), and “traditional” (potatoes, fish).Results After adjustment for covariates, high scores on the “prudent” pattern were associated with significantly reduced risk of preterm delivery hazard ratio for the highest versus the...

Diario della gravidanza

Iscriviti al diario della gravidanza: scopri ogni settimana come cresce il tuo bambino, come cambi tu mamma, i sintomi da gravidanza, gli esami da fare e tanti consigli e curiosità.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

IgG positive IgM negative: immune o no alla toxoplasmosi?

04/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

IgG positive IgM negative emerse dal toxotest esprimono che la toxoplasmosi è stata contratta in passato, assicurando un'immunità nei confronti dell'infezione.   »

Vaginosi batterica da Gardnerella: che fare?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Francesco De Seta

Prima di tutto, per essere sicuri che un'infezione vaginale sia dovuta alla Gardnerella occorre eseguire un vetrino con colorazione di gram perché il tampone con la coltura non serve per individuare questo batterio. Dopodiché, se confermato il sospetto, il medico può prescrivere un antibiotico ad hoc....  »

Pillola contro l’endometriosi: l’Augmentin e il Brufen ne diminuiscono l’efficacia?

01/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Antonio Clavenna

È improbabile che l'amoxicillina+acido clavulanico (Augmentin) e l'ibuprofene (Brufen) interferiscano sull'azione dei contraccettivi orali assunti sia contro l'endometriosi sia a scopo anticoncezionale.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti