Parto prematuro: più rischi con la dieta vegana

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 13/03/2017 Aggiornato il 11/11/2019

Le future mamme vegane sono particolarmente a rischio di carenza di vitamina B12, che può aumentare il pericolo di parto prematuro

Parto prematuro: più rischi con la dieta vegana

Dieta vegana ancora una volta nel mirino: secondo uno studio pubblicato sull’American Journal of Epidemiology da un gruppo di ricercatori dell’Akershus University Hospital (Norvegia), le future mamme che seguono una dieta in gravidanza del tutto povera di cibi derivati da fonti animali rischiano di incorrere in un parto prematuro rispetto alle donne che seguono un’alimentazione più variegata.

Manca la vitamina B 12

Particolarmente a rischio sarebbero le future mamme che seguono una dieta vegana durante la gravidanza, ovvero priva di tutti gli alimenti di origine animale e loro derivati, latte e uova comprese, perché per loro è particolarmente alto il rischio di carenza di vitamina B12, deficit che può portare proprio a un maggiore rischio di nascita del bambino prima del termine.

Rischio più alto del 21%

I ricercatori, guidati da Tormod Rogne, hanno monitorato oltre 11mila gravidanze (11.216) in 11 Paesi, rilevando che la carenza di vitamina B12 risulta associata con un 21% in più di rischio di parto prematuro. E, se da un parte la carenza di questa vitamina è in alcuni casi da imputare a povertà e malnutrizione, gli studiosi hanno messo in evidenza come anche un’alimentazione priva di alimenti di origine animale possa essere alla base di questa carenza.

Servono integratori specifici

La carenza di vitamina B12 è facilmente riscontrabile, spiegano i ricercatori, nei soggetti che seguono una dieta vegana. “I vegani non mangiano alcun alimento di origine animale e, se non prendono integratori appositi, possono facilmente diventare carenti di vitamina B12.

Questa stessa carenza non è invece comune nelle persone che, pur non consumando carne e pesce, mangiano invece latticini o uova (vegetariani), perché possono facilmente soddisfare l’assunzione di questa vitamina attraverso il consumo di questi cibi”.

Latte e formaggio

Secondo i ricercatori per far fronte alle carenza di vitamina B12 le persone che seguono una dieta vegetariana devono assumere una combinazione di 30 centilitri di latte e 50-75 grammi di formaggio al giorno. Le donne in gravidanza, però, devono aumentare le quantità di questi alimenti, aggiungendo un bicchiere di latte e 3-4 fette extra di formaggio o una buona porzione di yogurt.

Lo sapevi che?

La vitamina B12 appartiene al gruppo delle vitamine idrosolubili, ovvero quelle vitamine che non possono essere accumulate nell’organismo e che quindi devono essere assunte con regolarità mediante una dieta varia ed equilibrata per assicurarne il giusto apporto giornaliero.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Ansia e attacchi di panico verso il termine della gravidanza (gemellare)

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Gli eventuali disturbi della sfera psichica come depressione, disturbo d'ansia, attacchi di panico richiedono cure mirate anche in gravidanza. Spetta al ginecologo in accordo con lo psichiatra prescrivere la terapia più idonea, tenendo conto che le benzodiazepine non sono consigliabili dal secondo trimestre...  »

Collo dell’utero in gravidanza e variazioni della sua lunghezza

02/09/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Durante la gravidanza il collo dell'utero di norma ha una lunghezza compresa tra 33 e 40 millimetri: è motivo di allarme un raccorciamento dai 25 millimetri in giù.   »

Gravidanza indietro di una settimana secondo l’ecografia: è brutto segno?

26/08/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

La ridatazione ecografica della gravidanza è un'eventualità che di per sé non segnala che qualcosa non va. Spetta comunque al ginecologo che effettua l'ecografia fornire tutte le informazioni del caso.   »

Fai la tua domanda agli specialisti