Esiste una correlazione tra gestosi e carenza di vitamina D in gravidanza

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/07/2013 Aggiornato il 05/07/2013

La carenza di vitamina D è causa di complicazioni in gravidanza, come la gestosi, malattia che aumenta anche il rischio di distacco della placenta

 Esiste una correlazione tra gestosi e carenza di vitamina D in gravidanza

In gravidanza un’adeguata esposizione al sole è considerata dagli esperti necessaria, affinché la mamma raggiunga un livello sufficiente di vitamina D, comunemente chiamata la “vitamina del sole”, essenziale per prevenire ritardi nella crescita e anomalie scheletriche, per lo sviluppo osseo del bambino e per un adeguato peso alla nascita rispetto all’età gestazionale.

Rischio di gestosi e di complicazioni

Recenti studi hanno suggerito che le donne in gravidanza con bassi livelli di vitamina D nel sangue, hanno un maggior rischio di complicazioni, come per esempio la gestosi e una maggiore probabilità di partorire con il cesareo.

I risultati sul bambino

I ricercatori continuano con i loro studi per dimostrare quanto la vitamina D sia importante durante la gravidanza. La dottoressa Eva Morales ha valutato quali quantità di vitamina D possono giocare un ruolo nello sviluppo cognitivo del bambino, misurando la concentrazione di vitamina D nel sangue di circa 2mila donne durante il primo e terzo trimestre di gravidanza. Lo sviluppo motorio, socio-emozionale, del linguaggio e il comportamento adattivo del bambino nei primi 14 mesi di vita, è stato valutato considerando la scala Bayley. La scoperta è stata che i bambini nati da donne con livelli di vitamina D considerati ottimali (maggiori di 30 nanogrammi per millilitro), presentavano maggiori abilità mentali e psicomotorie all’età di 14 mesi.

Le conclusioni dello studio

Le conclusioni dello studio, che rappresenta una novità in campo scientifico, sono rafforzate dal fatto che tale associazione si mantiene indipendentemente dal livello di educazione e dalla classe sociale dei genitori. Tuttavia, la mancanza di dati sul quoziente d’intelligenza (QI) dei genitori, non hanno permesso di valutare se la funzione cognitiva fosse legata a sufficienti livelli di concentrazione nel sangue di vitamina D, indipendentemente dal QI di mamma e papà. Certo, queste limitazioni sono forti e sarebbe anche interessante valutare se gli effetti della vitamina D siano solo temporanei o si possano mantenere nel corso della vita. Ma per questo bisognerà attendere i futuri sviluppi della ricerca.

 

In breve

LA VITAMINA ATTIVATA DAL SOLE

Il sole è importante per la vita, e lo è anche per le donne in attesa: perché sole vuole dire maggiore sintesi di vitamina D, sostanza essenziale per prevenire ritardi nella crescita e anomalie scheletriche, per lo sviluppo osseo del bambino e per un adeguato peso alla nascita rispetto all’età gestazionale. Bassi livelli di tale vitamina possono essere la causa di gestosi, una malattia che può avere serie ripercussioni sulla salute della donna e del bimbo nel pancione.

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