Gengive infiammate e sanguinanti in gravidanza: cosa fare e rimedi utili

Roberta Raviolo A cura di Roberta Raviolo Pubblicato il 20/11/2025 Aggiornato il 20/11/2025

È opportuno sottoporsi a una seduta di igiene dentale per eliminare placca e tartaro responsabili di infiammazione. Vanno evitati cibi e bevande zuccherini e ogni giorno si deve osservare una attenta igiene orale

gengive doloranti in gravidanza

Le gengive infiammate e sanguinanti in gravidanza sono un disturbo piuttosto diffuso tra le donne in attesa, dovuto all’azione degli ormoni e ad altre cause tipiche dell’attesa. Possono causare fastidio e dolore ed è quindi importante seguire una corretta igiene orale quotidiana, sottoponendosi a una visita odontoiatrica di controllo per evitare problemi più seri, come per esempio la gengivite.

Dolore nelle prime settimane

Già nelle prime settimane di gravidanza è possibile avvertire disturbi a denti e gengive, come dolore, aumento del sanguinamento, gonfiore e arrossamento. Si tratta di manifestazioni abbastanza normali, che possono riguardare anche 8 donne su 10 durante la gestazione a causa delle particolari condizioni che si verificano nell’organismo della donna.

  1. Aumenta il volume del sangue, per rispondere alle maggiori richieste di nutrimento e di ossigeno sia a organi e tessuti della mamma, sia all’organismo del feto in crescita. Anche alle gengive, quindi, giunge una quantità più elevata di sangue che le rende più gonfie, arrossate e predisposte al sanguinamento
  2. L’innalzamento, nel sangue, dei livelli di estrogeni e progesterone (necessari all’attecchimento e allo sviluppo dell’embrione) modificano il pH del cavo orale, rendendolo più acido e quindi riducendo le difese della bocca dall’attacco dei batteri
  3. Il progesterone, inoltre, aumenta l’irrorazione sanguigna a livello dei tessuti periferici, quindi anche delle gengive

Questi sintomi possono comparire già a partire dal secondo mese di gravidanza e possono proseguire fino al parto. Dopo la nascita del bambino la situazione migliora, ma è importante affrontare il problema delle gengive infiammate e sanguinanti in gravidanza, curando di più la salute orale.

Nausea in gravidanza e gengive infiammate

Anche la nausea in gravidanza può contribuire all’aumento dei disturbi gengivali.

Nausee e vomito, infatti, mettono i denti e le gengive a contatto con gli acidi gastrici, che hanno un effetto infiammante e possono danneggiare sia i tessuti gengivali, sia lo smalto dei denti, predisponendo alla carie.

Per ridurre questo fastidio, spesso la gestante consuma cracker, grissini e altri farinacei secchi, che poi vengono degradati dalla saliva in zuccheri semplici, sostanze che costituiscono il nutrimento dei batteri presenti nella bocca.

Ancora, in gravidanza compare spesso una condizione di riduzione della salivazione chiamata xerostomia. La saliva svolge un’azione blandamente antibatterica e favorisce la pulizia naturale della bocca. Se diminuisce, denti e gengive sono più sensibili all’attacco dei germi.

Gengive infiammate, gonfie, sanguinanti

Il problema dell’infiammazione delle gengive, chiamata “gengivite gravidica”, è anche dovuta al fatto che, durante la gravidanza, il sistema immunitario è meno attivo. Di conseguenza, eventuali batteri presenti nel cavo orale riescono a causare più fastidi nei nove mesi rispetto ad altri momenti della vita femminile.

Le gengive infiammate e sanguinanti in gravidanza, però, compaiono più facilmente nelle donne che in generale hanno poca cura della propria igiene orale e non si sottopongono regolarmente a sedute di igiene dentale dallo specialista.

Si crea allora un deposito più consistente di placca batterica, costituita da residui di cibo, minerali e batteri, che poi si indurisce formando il tartaro. Questo ha un’azione infiammante su gengive e alveoli dentari e difficilmente riesce a essere rimosso dalla normale pulizia con spazzolino e dentifricio.

Rimedi utili

Se si nota la presenza di sangue durante l’igiene orale, oppure le gengive appaiono arrossate e gonfie, è opportuno prima di tutto rivolgersi al proprio igienista dentale per una seduta di pulizia professionale. Utilizzando strumenti appositi, l’igienista riesce a rimuovere placca e tartaro in modo approfondito e completo, eliminando una causa importante dell’infiammazione.

Durante questa seduta è anche possibile effettuare un controllo ai denti per individuare piccole carie che, grazie agli anestetici delicati disponibili oggi, possono essere curate dal dentista anche in gravidanza senza nessun rischio per il feto.

Le cure per evitare la comparsa di gengive infiammate e sanguinanti in gravidanza vanno continuate anche a casa. Una corretta igiene orale aiuta a ridurre il sanguinamento e il fastidio.

  • Bisogna lavare i denti tre volte al giorno, facendo precedere lo spazzolamento da una accurata rimozione dei residui di cibo tra i denti con il filo interdentale e lo scovolino. Il dentista può indicare quali sono le tipologie migliori in gravidanza.
  • I denti vanno puliti dalla radice verso l’estremità con uno spazzolino elettrico oppure con uno spazzolino di media durezza, effettuando movimenti accurati e per almeno due minuti.
  • Se le gengive sanguinano, si può utilizzare un dentifricio specifico contro il sanguinamento gengivale. Ne esistono di diversi tipi in commercio, disponibili in farmacia e nella grande distribuzione. Contengono sostanze antibatteriche, astringenti e blandamente disinfettanti che migliorano il pH del cavo orale e riducono la congestione gengivale.
  • Dopo aver risciacquato accuratamente, è consigliabile usare un collutorio non alcolico, ricco di oli essenziali di mentolo che migliora ulteriormente l’igiene della bocca.

Anche l’alimentazione è importante: consumare latticini, frutta e ortaggi ben lavati, evitando cibi zuccherini e bevande gassate aiuta a contrastare il problema delle gengive infiammate e sanguinanti in gravidanza.

Quando preoccuparsi

Le gengive che sanguinano sono un fatto piuttosto comune tra le donne in attesa e quindi non ci si deve preoccupare eccessivamente. Il problema non va però trascurato, pensando che sia marginale o rimandabile a dopo la nascita del bambino.

La gengivite gravidica non curata infatti può diventare gengivite vera e propria, che a sua volta può sfociare in parodontite, un’infiammazione profonda delle gengive che coinvolge anche il tessuto osseo che circonda il dente. I batteri che si attivano durante questo processo infiammatorio possono entrare in circolo nel sangue e predisporre al rischio di parto pretermine.

Quindi, è importante rivolgersi al dentista appena possibile.

 
 

In breve

Gli ormoni della gravidanza aumentano il rischio di sanguinamento, la ridotta salivazione e il vomito gravidico svolgono un’azione irritante su denti e gengive. Per evitare il pericolo di una gengivite è bene effettuare una seduta di igiene dentale e lavare accuratamente i denti tre volte al giorno

 

Fonti / Bibliografia

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Streptococco: può dare febbre nonostante l’antibiotico?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

L'infezione alla gola dovuta a streptococco ha caratteristiche inconfondibili: mal di gola e febbre elevata, assenza di raffreddore e tosse (che invece accompagnano di norma le infezioni respiratorie virali) e, soprattutto, scomparsa della febbre a 24 ore dall’inizio della terapia antibiotica.   »

Vitamina D: una sua carenza può influenzare la fertilità?

17/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La vitamina D non serve soltanto per fissare il calcio nelle ossa, ma ha effetti sia sul sistema immunitario (potenzia le difese, come la vitamina C) sia sulla fertilità maschile e femminile.   »

Quale latte a 13 mesi se si smette di allattare al seno?

10/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Dopo l'anno di vita si può tranquillamente offrire il latte vaccino, meglio in tazza per evitare che il bambino ne assuma troppo.   »

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Fai la tua domanda agli specialisti