Gravidanza: i rimedi contro i bruciori di stomaco e il reflusso

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 09/08/2013 Aggiornato il 06/02/2015

Soprattutto durante gli ultimi mesi della gravidanza, è facile soffrire di bruciori di stomaco. Per combatterli è bene osservare alcune semplici regole

Gravidanza: i rimedi contro i bruciori di stomaco e il reflusso

Bruciori di stomaco e reflusso gastroesofageo sono disturbi abbastanza comuni in gravidanza, soprattutto nell’ultimo trimestre. Dipendono dall’azione degli ormoni, che rendono più rilassata la muscolatura dello stomaco, e dall’ingrossamento dell’utero, che finisce con il comprimere l’apparato digerente, dando origine a rigurgiti acidi e a un rallentamento della digestione.

Sì allo zenzero

In gravidanza, per combattere i bruciori di stomaco è consigliabile scegliere rimedi naturali, come lo zenzero, che aiuta ad attenuare acidità e nausea. Per esempio, si possono consumare biscotti, te, infusi o tisane a base di questa sostanza.

Mangiare poco ma spesso

È fondamentale anche fare attenzione al tipo di alimentazione. I pasti devono essere poco abbondanti, ma frequenti nell’arco della giornata, perché i bruciori di stomaco peggiorano se si resta a digiuno troppo a lungo o se il livello di zuccheri nel sangue è troppo basso. È importante, poi, non mangiare in fretta e masticare bene ogni boccone: la prima digestione, infatti, avviene in bocca.

No ai fritti

Alimenti utili in gravidanza per evitare problemi di stomaco, da mangiare anche la mattina appena sveglie, sono i cracker e le fette biscottate, che assorbono gli eventuali succhi gastrici in eccesso, tamponando l’acidità. Da evitare, invece, le ricette particolarmente elaborate, i fritti, i cibi speziati, il caffè e l’alcol.

Non cenare troppo tardi

Non sdraiarsi subito dopo aver mangiato, altrimenti si ostacola il processo di digestione. L’ideale sarebbe aspettare almeno due-tre ore. Se si è abituate a cenare tardi o ad andare a letto presto, sarebbe meglio anticipare l’orario della cena.

ALTRI disturbi in gravidanza

CALCOLA LA DATA DEL PARTO

CALCOLA LE SETTIMANE DI GRAVIDANZA

 

 
 
 

In breve

FARE UN PO’ DI ATTIVITA’ FISICA

Per combattere i bruciori di stomaco in gravidanza è bene praticare una regolare attività fisica: lo sport e il movimento, infatti, facilitano la digestione.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti