Malattia bocca, mani, piedi si può trasmettere al feto?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 18/07/2017 Aggiornato il 25/11/2019

Anche le donne incinte possono contrarre la coxsackie, malattia bocca, mani, piedi, un problema in realtà molto comune nei bambini. Ecco con quali rischi per il feto

Malattia bocca, mani, piedi si può trasmettere al feto?

I bambini, si sa, sono dei veri e propri “untori”. Non solo verso i loro coetanei, ma anche nei confronti dei genitori. Se in condizioni normali mamma e papà non possono fare altro che rassegnarsi agli eventuali contagi, quando la mamma aspetta un altro bimbo la situazione si complica. Infatti, molte malattie possono risultare pericolose per il feto. Fra queste c’è anche la cosiddetta  malattia bocca, mani, piedi, una sindrome molto comune durante l’infanzia.

Innocua nei bimbi

La malattia bocca, mani, piedi appartiene, come i più conosciuti morbillo e varicella, al gruppo delle malattie esantematiche, caratterizzate cioè dalla comparsa di un’eruzione cutanea. In questo caso, sulla pelle compaiono pustole, vescicole o bolle. Come dice il nome stesso della malattia, l’esantema si concentra nel cavo orale, nel palmo delle mani e sulla pianta dei piedi. Prima dell’eruzione cutanea vera e propria spesso il bambino manifesta uno sfogo nel cavo orale, con piccole erosioni grigiastre contornate da un alone rosso vivo, che rendono difficile la deglutizione. Talvolta, compaiono anche una febbricola o una faringite. La malattia, che ha un’origine virale (è causata dal virus coxsackie A16) ha generalmente decorso benigno, ossia tende di norma a guarire spontaneamente senza particolari complicanze. Eventualmente il medico può consigliare l’uso di prodotti locali per alleviare il dolore in bocca.

Come avviene il contagio

La trasmissione della malattia bocca, mani, piedi avviene per via aerea, tramite il contatto con la saliva, il muco o le goccioline respiratorie  infette, emesse parlando, tossendo o starnutendo, con le mucose infette o direttamente con il liquido contenuto nelle lesioni. La trasmissione può avvenire anche per via oro-fecale. Ecco perché i bambini, che vivono molto in comunità e si scambiano continuamene baci, giochi, oggetti con i coetanei, sono così a rischio.

Che cosa succede nei nove mesi

La donna incinta può contrarre l’infezione dal figlio e trasmetterla, a sua volta, al feto. Purtroppo non senza conseguenze. Infatti, a seconda del trimestre di gestazione, possono subentrare conseguenze diverse. Tuttavia, è bene sottolineare che eventi gravi, come aborti o danni d’organo, sono molto rari.

Le regole di prevenzione

Per ridurre i rischi, nel caso in cui il bambino contragga la malattia bocca, mani, piedi è importante adottare alcune precauzioni. Se possibile, sarebbe bene che per il periodo in cui è infetto venga accudito da una persona diversa dalla mamma incinta, come il papà o i nonni. Se ciò non è fattibile, la donna deve lavare spesso le mani, specialmente dopo essere entrata in contatto con secrezioni o oggetti contaminati (pannolini e giochi). Se nonostante ciò contrae la malattia, in genere, viene invitata a sottoporsi a controlli ecografici e a esami di laboratorio con una frequenza ravvicinata, così da individuare per tempi eventuali anomalie.

 
 
 

Da sapere!

La malattia bocca, mani, piedi ha un’incubazione di tre-cinque giorni, anche per questo è altamente contagiosa: i bambini, infatti, possono trasmettere la malattia anche quando non sono ancora visibilmente malati.

Diario della gravidanza

Iscriviti al diario della gravidanza: scopri ogni settimana come cresce il tuo bambino, come cambi tu mamma, i sintomi da gravidanza, gli esami da fare e tanti consigli e curiosità.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Come faccio a togliere la poppata notturna a un bimbo di un anno?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Per indurre il bambino a rinunciare a bere il latte durante la notte può essere una buona strategia sostituirlo gradualmente con l'acqua.  »

Nausea fortissima che si protrae oltre il 1° trimestre: che fare?

18/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Floriana Carbone

Se la nausea si protrae oltre il primo trimestre, interferendo pesantemente sulla qualità della vita, diventa opportuno valutare opzioni terapeutiche che abbiano una maggiore efficacia rispetto ai tradizionali rimedi naturali.   »

Salmone scaduto: dopo quanto possono comparire i sintomi di un’intossicazione?

17/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Fabrizio Pregliasco

Il lasso di tempo che intercorre tra l'assunzione di un cibo contaminato e l'eventuale comparsa di sintomi da intossicazione dipende dal tipo di agente infettivo coinvolto.   »

Camera gestazionale più piccola dell’atteso: proseguirà la gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Bisogna sempre attendere l'8^ settimana prima di pronunciarsi rispetto al destino di una gravidanza e anche qui con un margine di errore dell'1% sull'esito favorevole dello sviluppo embrio-fetale. L'aspetto importante è che questo processo di selezione sia rispettato e compreso dalla donna.   »

Gravidanza e poca tolleranza nei confronti dell’integrazione di magnesio

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La scarsa tolleranza al magnesio potrebbe essere dovuta al fatto che non è ciò di cui si è carenti perché l'organismo, se ha bisogno di qualcosa, di solito ne fa tesoro.  »

Tampone vaginale: può essere pericoloso in gravidanza?

15/12/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Nel caso in cui ci sia il sospetto di una vaginite, anche inn gravidanza è opportuno effettuare il tampone vaginale che da un lato non espone a rischi dall'altro permette di individuare l'origine dei sintomi.   »

Fai la tua domanda agli specialisti