Pressione alta in gravidanza? Bimbo a rischio sovrappeso

Miriam Cesta A cura di Miriam Cesta Pubblicato il 05/01/2019 Aggiornato il 06/02/2019

Se la mamma ha la pressione alta in gravidanza, in particolare nel secondo e terzo trimestre, il bimbo è più a rischio di sviluppare condizioni come sovrappeso e obesità. Ecco perché

Pressione alta in gravidanza? Bimbo a rischio sovrappeso

I valori della pressione sanguigna durante i nove mesi devono essere tenuti sotto controllo non solo per il bene della futura mamma, ma anche per la salute del nascituro, che – a fronte di valori pressori materni alti – potrebbe essere predisposto all’obesità. È quanto suggerisce  uno studio della Qingdao University (Cina) in collaborazione con i colleghi della Cambridge University (Inghilterra), pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology&Metabolism.

Novantamila coppie studiate

La ricerca in questione ha esaminato e incrociato i dati di quasi 90mila coppie madri-figli nell’ambito della Jiaxing Birth Cohort, studio sulle nascite nel nordest della Cina.

Secondo e terzo trimestre a rischio

Dopo aver seguito i bambini dalla nascita fino a quasi sei anni di età è emerso che, quando i bambini avevano raggiunto l’età per frequentare la prima elementare, il 6,6% di loro era considerato sovrappeso e il 2,5% obeso. Dopo aver incrociato i dati con quelli relativi al monitoraggio della pressione sanguigna materna durante la gravidanza, è emerso che la pressione alta in gravidanza durante il secondo e il terzo trimestre di gestazione erano rispettivamente legati a un aumento del rischio di sovrappeso o obesità del 49% e del 14% in più, mentre non è stata riscontrata alcuna associazione tra la pressione alta nel primo trimestre di gravidanza e il rischio di sovrappeso e obesità poi nei bambini.

Necessari altri studi

Per comprendere quale sia il legame tra pressione alta in gravidanza al progredire della gestazione e peso elevato dei bimbi durante l’infanzia, i ricercatori spiegano che è necessario condurre ulteriori studi. Alcune problematiche legate alla gravidanza giocano certamente un ruolo di una certa importanza, tra cui una condizione nota come restrizione della crescita intrauterina (in cui il feto non riesce a raggiungere il suo potenziale di crescita) e la resistenza vascolare dell’arteria ombelicale durante il terzo trimestre, condizione già in passato correlata a crescita ritardata del feto, a dimensioni del bimbo più piccole alla nascita e allo sviluppo di un elevato indice di massa corporea durante l’infanzia.

 

 

 

 
 
 

Lo sapevi?

 

I medici dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma spiegano che l’obesità pediatrica è una condizione che non di rado si associa ad altre problematiche di salute, quali: accumulo di grasso a livello del fegato; incremento dell’insulina (con possibile evoluzione verso un diabete di tipo 2); aumento del colesterolo e/o dei trigliceridi e dell’acido urico; rialzo della pressione arteriosa; problemi ortopedici; disturbi psicologici.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti