Problemi di vista in gravidanza?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 24/01/2012 Aggiornato il 24/01/2012

I problemi di vista in gravidanza sono molto frequenti per i vari cambiamenti che si verificano nell'organismo della donna. Si risolvono al termine dell'allattamento

Problemi di vista in gravidanza?

La futura mamma può avere problemi di vista in gravidanza. In effetti, si tratta di disturbi piuttosto comuni connessi, in particolare, a variazioni ormonali: durante l’attesa, infatti, nel sangue della gestante crescono i livelli di tutti gli ormoni della gravidanza, quali estrogeni, progesterone, gonadotropina corionica umana e relaxina, utili a predisporre l’organismo a ospitare e sviluppare il feto, nonché a prepararlo al parto e all’allattamento.

Le lenti a contatto possono dare fastidio

Innanzitutto, i problemi di vista in gravidanza sono imputabili alla cornea, ovvero la membrana trasparente posta nella parte anteriore dell’occhio, perché tende a ispessirsi e a evidenziare un gonfiore che causa una “distorsione” della visione. Nello stesso tempo, si riduce la sua sensibilità: si vede in maniera meno nitida di prima, ma in realtà la vista non si è abbassata. Il rigonfiamento della cornea può provocare un’intolleranza alle lenti a contatto, con sensazioni di fastidio e di dolore. In questo caso è consigliabile ricorrere agli occhiali per tutto il periodo della gravidanza. L’azione degli ormoni, poi, si riflette anche sulla qualità della secrezione lacrimale. La cornea risulta, infatti, protetta dagli agenti esterni grazie alla presenza di un velo acquoso (film lacrimale) che la mantiene costantemente idratata. Durante i nove mesi, per effetto degli estrogeni e della gonadotropina corionica umana, questa “pellicola” però tende a rompersi piuttosto facilmente riducendo il suo effetto protettivo. Inoltre, questa maggiore fluidità del velo lacrimale fa sì che esso scorra di più provocando una lacrimazione più frequente e abbondante del solito.

Tutto si risolve dopo il parto e le poppate al seno

I problemi di vista in gravidanza sono comunque passeggeri, indipendentemente dalla preesistenza di un difetto visivo, perché appena si ristabiliscono gli equilibri ormonali precedenti la gravidanza, quindi al termine delle poppate al seno, la capacità visiva originaria viene di norma recuperata.
Può, comunque, essere utile sottoporsi a visite oculistiche, specie se la donna soffre di disturbi come l’ipertensione, il diabete o la gestosi, che tendono a favorire la comparsa di danni all’occhio, come forte miopia o problemi alla retina. Se nel corso dei nove mesi la sensazione di vederci meno bene, però, dovesse risultare molto fastidiosa, la futura mamma può farsi prescrivere lenti correttive oppure cambiare gli occhiali. 

In breve

I problemi alla vista si risolvono con la fine dell'allattamento

I problemi di vista in gravidanza sono passeggeri, indipendentemente dalla preesistenza di un difetto visivo, perché appena si ristabiliscono gli equilibri ormonali precedenti la gravidanza, quindi al termine delle poppate al seno, la capacità visiva originaria viene di norma recuperata.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Si può dare l’acqua ai piccolissimi?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Ad allattamento ben avviato, quindi più o meno dopo le prime settimane di vita, se ragionevolmente si ritiene che il bebè possa avere sete (o se si notano segni di disidratazione, come il pannolino asciutto per molte ore) gli si possono offrire piccole quantità d'acqua. Se fa numerose poppate nell'arco...  »

Coppia con bisnonni in comune: ci sono rischi per i figli?

22/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Il grado di parentela dovuto a bisnonni in comune non aumenta la probabilità di concepire figli con malattie ereditarie. A meno che vi siano persone malate o disabili tra i consanguinei in comune,   »

Dopo 4 maschietti arriverà la bambina?

16/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Non è assolutamente detto che dopo quattro figli maschi il quinto sarà una femminuccia perchè a ogni gravidanza si ripresentano le stesse probabilità di aver concepito un maschio o una bambina.   »

Placenta bassa in 16^ settimana: si può prendere l’aereo?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Una sospetta inserzione bassa della placenta va confermata con l’ecografia transvaginale a partire dalla 20^ settimana, quindi circa un mese prima di questa data è prematuro diagnosticarla: proprio per questo un viaggio in aereo si può affrontare senza rischi.   »

Dopo tre cesarei si può partorire naturalmente?

08/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Al travaglio di prova dopo un parto cesareo, noto con l'acronimo TOLAC dall'inglese trial of labour after cesarean, possono essere ammesse solo le mamme che abbiano già affrontato l'intervento solo una, massimo due volte.   »

Manovre effettuate durante l’ecografia: possono causare danno al feto?

04/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giovanni Battista Nardelli

Nessuna delle manovre manuali esterne effettuate dal medico per poter svolgere l'ecografia nel migliore dei modi può esporre il feto a rischi.   »

Bimbo di 4 anni con una tosse che non passa nonostante l’antibiotico

02/04/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

È un'eventualità frequente che i bambini della scuola materna passino più tempo a tossire che il contrario. Posto questo, l’antibiotico andrebbe usato quanto la tosse con catarro persiste per più di un mese senza tendenza alla remissione.  »

Fai la tua domanda agli specialisti