Felicità e, dopo un attimo, disperazione; entusiasmo e poco dopo timore di non farcela; gioia inspiegabile e pianto incontrollabile… Un susseguirsi di alti e bassi non motivati da reali situazioni contingenti. Gli sbalzi d’umore della futura mamma sono molto comuni durante la gravidanza e lo sono in particolare nel primo e nel terzo trimestre.
Nei primi mesi di gravidanza l’euforia al pensiero del bimbo in arrivo e della nuova vita che l’aspetta si scontra spesso con la paura di non riuscire a portare avanti la gravidanza, di non essere all’altezza del proprio ruolo, di non riuscire ad affrontare il nuovo impegno, di non essere in grado di affrontare tutte le responsabilità e le trasformazioni che essa comporta.
Nei mesi successivi, a mano a mano che il pancione si ingrossa e magari aumentano anche i disturbi, la felicità di sentire il proprio piccolo crescere dentro di sé si contrappone al disagio per la progressiva modificazione del proprio corpo, all’insicurezza e all’ansia legate, per esempio, al senso di perdita della propria femminilità e alla paura di non piacere più al proprio partner.
Da cosa dipendono gli sbalzi di umore?
Gli sbalzi di umore tipici della gravidanza non sono altro che gli effetti della rivoluzione ormonale in atto nell’organismo della futura mamma. Il massiccio aumento della produzione degli ormoni tipici della gravidanza (come progesterone ed estrogeni), attivata a partire dal concepimento, influisce, infatti, anche sul sistema nervoso, producendo in modo macroscopico effetti simili a quelli che si manifestano nella fase premestruale del ciclo.
Il superlavoro cui è sottoposto il suo corpo, infine, rende la futura mamma più affaticabile e psicologicamente più fragile, scatenando in lei un senso di debolezza e di inadeguatezza.
Che cosa fare
È importante essere più consapevoli di ciò che sta accadendo nel proprio corpo e imparare a condividere le proprie emozioni e paure.
In questo senso i corsi di preparazione al parto possono essere di grande aiuto: frequentandoli, la futura mamma ha l’opportunità di confrontarsi con altre donne nel suo stesso stato e nello stesso tempo di avere una risposta ai suoi tanti dubbi da parte delle ostetriche, dei ginecologi e dei pediatri.
È fondamentale anche ottenere l’appoggio e la comprensione del proprio partner, parlandogli e confidandogli le proprie ansie e i propri timori. Condividere le proprie paure e sentirsi sostenuti aiuta ad affrontare più serenamente qualsiasi difficoltà.
La futura mamma, infine, non dovrebbe pretendere troppo da se stessa e vivere i limiti imposti dalla gravidanza come un’occasione per conoscersi meglio e volersi più bene, senza sensi di colpa.