Sindrome del tunnel carpale: come alleviarla in gravidanza

Maria Teresa Moschillo A cura di Maria Teresa Moschillo Pubblicato il 26/06/2025 Aggiornato il 26/06/2025

Nel corso dei nove mesi può capitare che si addormentino le mani o che compaiano formicolio e dolore. Il riposo e la fisioterapia aiutano ad alleviare i sintomi.

Sindrome del tunnel carpale: come alleviarla in gravidanza

La Sindrome del tunnel carpale (Stc) è un disturbo che colpisce in particolar modo le donne di età compresa tra i 40 e i 60 anni e che si manifesta spesso durante la gestazione. Può succedere, infatti, di riscontrare prurito alle mani in gravidanza insieme a formicolii, intorpidimenti, bruciore e dolore.

A provocare questa sintomatologia è la compressione del nervo mediano, un nervo periferico che dall’ascella raggiunge le prime dita della mano passando attraverso il braccio. All’altezza del polso il nervo mediano scorre all’interno di un canale – detto appunto tunnel carpale – formato da una parte superiore (legamento palmare trasverso) e da una inferiore (le ossa del polso) in cui passano anche i 9 tendini diretti ai muscoli flessori delle dita.

Nella maggior parte dei casi è sufficiente tenere a riposo il polso per avere sollievo. A meno che non vengano prescritti dal ginecologo o dal medico, in gravidanza non vanno assunti farmaci.

Rimedi utili

La Sindrome del tunnel carpale è un’evenienza piuttosto comune in gravidanza e la sintomatologia viene generalmente tenuta a bada con alcuni semplici accorgimenti, riposo e fisioterapia. Vi sono anche dei rimedi naturali e fai da te che si rivelano discretamente efficaci.

Evitare movimenti ripetitivi che affaticano il polso è di grande aiuto. Mantenerlo a riposo quanto più possibile permette, infatti, di non peggiorare la situazione. I fisioterapisti consigliano di indossare un tutore soprattutto durante la notte, in modo da mantenere il polso in una posizione neutra e ridurre di conseguenza la pressione sul nervo mediano.

Tornano utili anche gli esercizi di stretching e di mobilità per le mani e per i polsi, da eseguire inizialmente sotto la guida di un fisioterapista ma da poter fare anche a casa in completa autonomia dopo aver acquisito dimestichezza.  Rientrano nei rimedi naturali e fai da te gli impacchi freddi, da applicare su entrambi i polsi o su quello interessato per 10-15 minuti circa con lo scopo di decongestionare la zona e ridurre l’infiammazione.

Solo il medico di base e il ginecologo possono prescrivere farmaci quali antinfiammatori, cortisonici e analgesici e predisporre terapie iniettive come le infiltrazioni di ossigeno-ozono e la mesoterapia. Durante la gestazione, ovviamente, è preferibile non assumere farmaci.

La Sindrome del tunnel carpale post parto tende a risolversi spontaneamente. Qualora i sintomi dovessero risultare particolarmente intensi e invalidanti anche dopo la gravidanza sarà lo specialista ortopedico a suggerire un eventuale intervento chirurgico finalizzato a decomprimere il nervo mediano.

Sintomi e come accorgersene

Questa sindrome si manifesta con il formicolio delle prime 3 o 4 dita e con una fastidiosa sensazione di intorpidimento e gonfiore della mano, specialmente durante la notte e al risveglio. In un secondo momento compare anche un intenso dolore (che parte dalla mano e dal polso irradiandosi fino alla spalla) e subentrano sintomi come il calo della sensibilità tattile delle dita e della forza prensile della mano. Questo ultimo aspetto riguarda in particolar modo i cosiddetti “movimenti fini”, come quelli che si effettuano per esempio quando ci si allaccia le scarpe.

Si tratta, nella maggior parte dei casi, di un disturbo bilaterale, che colpisce quindi entrambe le mani ed entrambi i polsi.

La sintomatologia è semplice da riconoscere, ma è necessario sottoporsi ad alcuni specifici esami e test per ottenere una diagnosi certa.

Ecco quali sono:

  • test di Phalen: nel caso si tratti di Stc, mantenendo il polso per circa 1 minuto in flessione o in estensione si dovrebbe avvertire un formicolio;
  • test di Tinel: in presenza del disturbo, un colpo di martelletto sulla parte anteriore del polso dovrebbe suscitare una “scossa” lungo il nervo mediano;
  • elettromiografia: questo esame verifica la presenza e l’intensità del rallentamento della conduzione nervosa. Può essere eseguito in gravidanza senza particolari controindicazioni perché non comporta rischi né per la mamma né per il feto.

In quale mese di gestazione si manifesta e perché

La Sindrome del tunnel carpale in gravidanza si manifesta perlopiù tra il terzo e il sesto mese, ma i sintomi posso presentarsi anche in altre fasi della gestazione.

Per capire perché il tunnel carpale si infiamma nei 9 mesi bisogna fare un passo indietro. Come anticipato, i sintomi legati al tunnel carpale infiammato sono causati da un ispessimento del legamento trasverso e delle guaine che rivestono i tendini. Ciò comporta una riduzione dello spazio disponibile nel canale che, a sua volta, provoca la compressione del nervo mediano.

Sono tante le cause che possono portare allo sviluppo di questa condizione. Basti pensare a disturbi quali l’artrosi e l’artrite reumatoide oppure a problematiche come insufficienza renale cronica, diabete e infortuni. Anche una prolungata ripetizione di movimenti di flesso-estensione del polso rientra tra i fattori scatenanti. Non è un caso, infatti, che specifiche categorie professionali (come, per esempio, quella dei videoterminalisti) siano più predisposte di altre alla Sindrome del tunnel carpale.

In ugual modo, l’incidenza del disturbo aumenta nelle donne incinte perché tra le cause della sintomatologia rientrano proprio gli squilibri ormonali e la ritenzione idrica tipici della gravidanza. L’aumento del volume sanguigno, l’aumento di peso e le variazioni ormonali portano, infatti, a un accumulo di liquidi nei tessuti provocando gonfiore e una maggiore pressione nel tunnel carpale. 

 
 
 

In breve

Le donne incinte soffrono spesso della Sindrome del tunnel carpale. In gravidanza sono sconsigliati i farmaci, mentre tornano utili riposo, fisioterapia e impacchi freddi per decongestionare la zona.

 

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