Sistema immunitario: se è iperattivo può creare danni al feto

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 03/04/2014 Aggiornato il 03/04/2014

Una eccessiva reazione del sistema immunitario nelle donne incinte può creare danni cerebrali al feto, soprattutto se di sesso maschile

Sistema immunitario: se è iperattivo può creare danni al feto

Una ricerca effettuata dalla Johns Hopkins University, i cui risultati sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Brain, Behaviour and Immunity, lancia un allarme sulla correlazione tra sistema immunitario della madre e possibili danni al feto. Nei casi in cui, a causa di una grave infezione o di una malattia, il sistema immunitario della mamma diventi iperattivo, il feto, soprattutto se di sesso maschile, rischia maggiormente di sviluppare disturbi cerebrali anche una volta nato e da adulto.

Danni al cervello per i maschi

Lo studio, che è stato effettuato effettuato su topi da laboratorio, ha rivelato che i feti dei topi, principalmente maschi, mostravano chiari segni di danni cerebrali. La parte del cervello relativa alla memoria e alla navigazione spaziale (denominata ippocampo) è apparsa più piccola sul lungo periodo tra la prole maschile esposta al sistema immunitario iperattivo nel grembo materno. I maschi hanno rivelato anche un minor numero di cellule nervose nel cervello, oltre a possedere un tipo di cellula immunitaria che generalmente non è presente nell’organo.

All’origine dell’autismo?

I dati riscontrati durante la ricerca suggeriscono che alcune gravi malattie neurologiche, quali per esempio la schizofrenia e l’autismo, potrebbero trarre origine proprio dall’esposizione prenatale a risposte immunitarie di tipo infiammatorio. 

In breve

I RISULTATI DELLA RICERCA

La correlazione tra sistema immunitario della madre e problemi al nascituro era già stata suggerita da uno studio della Columbia University. I risultati mostrano che un’iperattività immunitaria può alterare nel feto lo sviluppo del sistema nervoso centrale facendo aumentare il rischio di autismo.


Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Passaggio dal nido alla scuola materna un po’ prima del tempo: sì o no?

15/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Luisa Vaselli

L'opportunità di anticipare il passaggio dal nido alla scuola materna va valutata tenendo conto di numerose variabili, tra cui il temperamento del bambino e la sua capacità di adattamento.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

“Piaghetta” del collo dell’utero: può impedire il concepimento?

07/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il termine "piaghetta" è improprio perché allude non già a una lesione del collo dell'utero ma alla presenza su di esso del tessuto che abitualmente lo tappezza. Non è di ostacolo al concepimento ma se sanguina diventa opportuno intervenire.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti