Stipsi in gravidanza: bevi una tisana

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 15/11/2018 Aggiornato il 16/11/2018

Tra i disturbi più frequenti per le future mamme, oltre la nausea, le difficoltà digestive e le gambe gonfie c’è sicuramente la stipsi in gravidanza. Un aiuto dalle erbe

Stipsi in gravidanza: bevi una tisana

Argomenti trattati

Colpisce fino al 50% delle donne che aspettano un bebè. Oltre a cambiare la propria alimentazione, contro la stipsi in gravidanza è possibile ricorrere anche l’uso di alcune piante medicinali, il cui utilizzo nei nove mesi è sicuro. Infatti, non tutte le piante medicinali sono consigliabili in questa fase della vita della donna.

La malva

Tra quelle sicure da assumere per il trattamento della stipsi in gravidanza, troviamo per esempio, la malva (Malva sylvestris) e il Lino (Linum usitatissimum). La malva è una pianta conosciuta per le sue proprietà emollienti, lenitive e disinfiammatorie, in particolare proprio a livello intestinale. Queste proprietà sono dovute alla sua ricchezza in mucillagini, principi attivi di questa pianta. E sono proprio le mucillagini a renderla l’ingrediente perfetto per la preparazione di una tisana dalla dolce azione lassativa da utilizzare in gravidanza, ma anche in allattamento. Le mucillagini, presenti nei fiori, nelle foglie e nelle radici della malva, hanno come caratteristica principale, quella di richiamare acqua e gonfiarsi, aumentando il loro volume, facilitando così l’espulsione delle feci, che saranno più morbide e meno dure e secche al momento dell’evacuazione. La preparazione ideale è sicuramente la tisana, perché in questo modo si aumenta anche l’introito giornaliero di acqua, importante in caso di stipsi in gravidanza. Per la preparazione della tisana si utilizzano fiori e foglie essiccati della malva nella proporzione di 10 grammi ogni 500 ml di acqua. Si porta quasi a ebollizione l’acqua, preferibilmente oligominerale, si spegne il fuoco e si aggiunge la malva. Si copre e si lascia in infusione per 20 minuti. Trascorso questo tempo, si filtra e si beve senza dolcificare lontano dai pasti fino a 1 litro al massimo al giorno.

Il lino

Un’alternativa all’utilizzo della malva, è il lino: la parte utilizzata sono i semi che, come la malva, contengono mucillagini, ma anche fibre importanti in caso di stipsi in gravidanza. L’utilizzo dei semi di lino prevede la preparazione di un macerato, una preparazione più lunga rispetto alla tisana. Si mettono 3 cucchiai da minestra di semi in 1 litro di acqua a temperatura ambiente e si lasciano macerare per tutta la notte. La mattina dopo i semi si saranno gonfiati e si avrà la formazione di una mucillagine. Si filtra il tutto per eliminare i semi e si beve un bicchiere del macerato senza dolcificare. La quantità di macerato preparata in questo modo è sufficiente per 2-3 dosi giornaliere. Il macerato di semi di lino può essere un’alternativa all’utilizzo della malva, quando la stipsi è particolarmente ostinata o se anche con l’assunzione della malva dopo 2-3 giorni non si hanno dei significativi miglioramenti.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Le tisane sono consigliate dopo il terzo mese di gravidanza.

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Mamma e papà Rh negativo: in gravidanza e dopo il parto si deve fare lo stesso la profilassi?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se entrambi i genitori sono Rh negativo non ha alcun senso che alla donna venga effettuata la profilassi contro il fattore Rh positivo, viso che il figlio sarà con certezza Rh negativo.   »

Autismo: c’è un’indagine che può accertarlo con sicurezza in gravidanza?

20/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Giorgio Rossi

Come e più di altre anomalie del neurosviluppo, i disturbi dello spettro autistico sono legati a molteplici "errori" genetici. Alcune ricerche hanno indicato più di 1000 geni potenzialmente coinvolti: la complessità del problema non consente di accertarlo con sicurezza durante la gravidanza.   »

Problemi al fegato in età adulta: può dipendere dal fatto di essere figli di cugini di primo grado?

13/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

Chi nasce sano e diventa grande senza mai manifestare i sintomi di una malattia ereditaria, può escludere con un certo margine di sicurezza che la comparsa di disturbi a carico del fegato dipendano dal fatto di essere figlio di consanguinei.   »

Dilatazione di un uretere del feto: cosa si deve fare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elsa Viora

In caso di dilatazione delle vie urinarie (uretere, pelvi renale) individuata nel feto con l'ecografia, i protocolli suggeriscono di eseguire alcune indagini, tra cui una valutazione accurata di tutta l'anatomia fetale.   »

Bimba di 3 anni e mezzo che preferisce giocare da sola: si deve indagare?

06/01/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

Una bambina che preferisce giocare da sola può agire secondo il proprio temperamento riservato e riflessivo e non necessariamente perché interessata da un disturbo. L'opportunità di una visita del neuropsichiatra infantile va comunque valutata con l'aiuto del pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti