Gravidanza: esame pap test presto in pensione?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 05/05/2014 Aggiornato il 05/05/2014

Il pap test, l’esame al momento più indicato per la diagnosi del tumore al collo dell’utero, secondo le autorità americane dovrà essere sostituito dal Dna Hpv test

Gravidanza: esame pap test presto in pensione?

Da anni, il pap test è considerato la pietra miliare nella diagnosi precoce dei tumori del collo dell’utero. Non a caso, in Italia è offerto gratuitamente a tutte le donne sopra i 25 anni. Eppure, potrebbe essere meno efficace del previsto. Questo perlomeno è quanto sostiene la Fda, l’ente americano che si occupa della registrazione e della regolamentazione dell’uso dei farmaci, che raccomanda di sostituire questa indagine con l’analisi dell’Hpv-Dna.

Un esame molto semplice

Il pap test è uno strumento fondamentale della prevenzione del tumore del collo dell’utero. Si tratta di un esame che consiste nel prelievo di un campione di cellule del collo dell’utero, da sottoporre poi a indagini di laboratorio. Questa analisi riesce a individuare modificazioni cellulari allo stadio iniziale, in grado cioè di essere sottoposte a cure prima che si possa generare un tumore. Da quanto è stato introdotta, questa indagine ha contribuito a diminuire in tutto il mondo e in modo sensibile i casi di malattia. Tuttavia, ha un limite: i risultati sono parzialmente soggettivi, cioè legati all’arbitrarietà del tecnico di laboratorio che analizza lo striscio. Per questa ragione, non riesce a identificare la totalità delle lesioni pretumorali, che sono a rischio di trasformarsi, nel tempo, in un tumore.

L’alternativa

Il test virale o HPV-DNA test sembra in grado di superare questa lacuna: infatti, è in grado di rilevare la presenza dell’Hpv, in particolare dei tipi ritenuti ad alto rischio perché potenzialmente oncogeni, ancora prima che essi possano provocare le anomalie cellulari rilevate dal pap test.

Si fanno allo stesso modo

L’esecuzione è esattamente identifica fra i due test, a cambiare è solo l’analisi di laboratorio. Il test virale è altamente sensibile: è in grado di individuare la quasi totalità dei casi a rischio.  Studi condotti su ampie fasce di popolazione hanno dimostrato che questo esame, rispetto al pap test, permette di rilevare fino al 30% in più delle donne potenzialmente a rischio. Secondo la Fda, il test del Dna andrebbe utilizzato come prima opzione negli screening perché ha dimostrato di essere molto più sensibile nel trovare le lesioni precancerose.

In breve

LA SITUAZIONE ATTUALE

Per il momento le linee guida raccomandano l’associazione fra pap- test e test virale ogni cinque anni nelle donne di età compresa fra i 30 e 65 anni, oppure il solo pap test ogni tre anni sotto i 30 anni di età.  

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Fratello e sorella (solo da parte di madre) possono avere figli sani?

22/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Faustina Lalatta

I figli di consanguinei hanno un alto rischio di nascere con anomalie genetiche e disturbi del neurosviluppo. Questa è la principale ragione per la quale nelle società organizzate sono vietate le unioni tra parenti stretti.   »

Dopo un aborto spontaneo quanto tempo ci vuole per cominciare un’altra gravidanza?

15/07/2024 Gli Specialisti Rispondono di Augusto Enrico Semprini

Se un primo concepimento è avvenuto in pochi mesi, ci sono altissime probabilità (addirittura il 100%!) di avviare una nuova gravidanza entro sei mesi dall'aborto spontaneo.   »

Si può ridatare la gravidanza una seconda volta?

14/06/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

La ridatazione ecografica può essere eseguita una volta sola nel primo trimestre (quando c'è più di una settimana di differenza tra il calendario ostetrico e le dimensioni effettive del feto), dopodiché se il bambino risulta più piccolo dell'atteso non si può più attribuire il dato a un concepimento...  »

Fai la tua domanda agli specialisti