8-13 settimana – la prima visita dal ginecologo

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/01/2015 Aggiornato il 03/02/2020

La prima visita dal ginecologo, in genere, viene eseguita tra l'ottava e la tredicesima settimana di gravidanza, ossia a cavallo tra il secondo e il terzo mese. È gratuita se eseguita in un centro pubblico, in un consultorio o in un centro convenzionato

medico ginecologo visita

La prima visita che la futura mamma fa dal ginecologo dopo aver scoperto di essere incinta è la più lunga e approfondita. È gratuita in base al DPCM sui nuovi Livelli essenziali di assistenza del 12 gennaio 2017. In questa occasione, infatti, lo specialista (se è la prima volta che visita la donna) deve raccogliere tutta una serie di informazioni relative alla futura mamma, al partner e alle rispettive famiglie, in modo da individuare alcune condizioni che potrebbero influire sull’andamento della gestazione.

Poi il ginecologo fa una visita interna per ottenere un’ulteriore conferma dell’avvenuto concepimento (in alcuni casi può consigliare anche un esame di laboratorio), controlla il peso della donna (che va tenuto sotto osservazione nei nove mesi) e la pressione sanguigna (per verificare che il valore sia nella norma). Infine, misura il battito cardiaco del feto appoggiando sull’addome della futura mamma uno strumento (lo stetofonendoscopio) e indica quali esami eseguire.

Se la gravidanza procede senza complicazioni, gli appuntamenti dal ginecologo proseguiranno in genere con cadenza mensile fino alla 32a-34a settimana, quindicinale dalla 34a alla 38a settimana e settimanale fino al termine dell’attesa.

Da ricordare

Ecco di seguito un piccolo promemoria da tenere presente prima di andare dal ginecologo, in modo da avere a disposizione tutti i dati che interessano al ginecologo. Di solito, le domande del ginecologo riguardano questi aspetti:

  • dati personali, tra cui l’anno di nascita e il tipo di lavoro svolto dalla futura mamma e dal partner;
  • paese di nascita, in quanto alcune forme di anemia sono ereditarie e riguardano quindi alcuni determinati gruppi di popolazione (per esempio, l’anemia mediterranea è ampiamente diffusa in Sardegna);
  • stato di salute: il ginecologo si informerà su malattie serie in atto o passate, interventi chirurgici effettuati, cure farmacologiche svolte o eventualmente in corso, allergie a determinati alimenti o sostanze;
  • storia clinica, come presenza di gravidanze gemellari o malattie ereditarie nella famiglia della donna o del partner;
  • tipo di contraccettivo utilizzato prima di restare incinta e durata dello stesso (per esempio, per quanto tempo si è presa la pillola e da quanto se ne è sospeso l’uso);
  • mestruazioni: il ginecologo si informerà sull’età della comparsa del primo ciclo, presenza di cicli regolari, durata media dei cicli e data di inizio dell’ultima mestruazione;
  • precedenti gravidanze, compresi eventuali aborti, spontanei o volontari.
Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

RX al torace in un bimbo piccolo: ci possono essere conseguenze per la sua salute?

27/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Marcello Orsi

La quantità di radiazione che il corpo assorbe durante una radiografia al torace non desta preoccupazione. A maggior ragione, in ambito pediatrico le apparecchiature sono tarate in modo da ridurre al minimo l'esposizione ai raggi X.  »

Vitamina D: ci sono rischi se non viene data nei primi mesi?

26/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

Posto che l'integrazione di vitamina D è consigliata nei primi 12 mesi di vita, se il bambino è stato esposto alla luce solare potrebbe non essere carente della sostanza. In gni caso, la somministrazione può essere iniziata anche a cinque mesi.   »

Bimba di un anno che non vuole mangiare nulla: cosa si può fare?

22/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Chiara Boscaro

Creare un rituale che precede i pasti, mangiare tutti insieme in un'atmosfera serena, farsi aiutare (per quel che si può) in cucina sono strategie che possono favorire un rapporto migliore tra bambino e cibo.   »

Secondo il test ero incinta ma poi sono arrivate le mestruazioni: era un falso positivo?

19/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Si può escludere che un test di gravidanza sia falsamente positivo, mentre è possibile che la gravidanza dopo un inizio fugace si sia spenta. L'eventualità è relativamente frequente, soprattutto se la donna non è più giovane.   »

Ho smesso la pillola: posso rimanere incinta subito?

14/05/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

In linea teorica, è possibile avviare una gravidanza anche il mese successivo all'abbandono della contraccezione ormonale. Ma può anche non accadere perché la natura ha tempi che non sempre è possibile gestire a proprio piacimento.   »

Fai la tua domanda agli specialisti
Le notifiche push sono disabilitate in questo browser