Screening prenatale: i test sul Dna fetale sono affidabili?

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 16/05/2014 Aggiornato il 16/05/2014

Test dna fetale: secondo gli esperti, i risultati sono poco attendibili. Per questo, lo screening prenatale dovrebbe basarsi su altre indagini

Screening prenatale: i test sul Dna fetale sono affidabili?

Quasi tutte le future mamme vorrebbero sapere se il loro bebè è sano. Per questo, le richieste per lo screening prenatale sono in aumento. È importante, però, fare attenzione alle indagini che si decide di eseguire. Negli ultimi tempi si è molto parlato di test sul sangue materno per l’analisi del Dna fetale. Per gli esperti non sono l’opzione migliore. Infatti, i risultati sono poco attendibili.

Di che cosa si tratta

I nuovi test sul Dna fetale consistono in un prelievo di sangue materno, che viene poi analizzato in laboratorio. Lo scopo è isolare le cellule del feto, esaminandone il Dna, alla ricerca di malattie genetiche. Questi esami vengono proposti come alternative a indagini più invasive, essenzialmente villocentesi e amniocentesi, per effettuare lo screening prenatale.

Troppi risultati dubbi

In realtà, secondo molti esperti sono poco affidabili: sia la percentuale di falsi positivi sia quella di falsi negativi è piuttosto alta. Questo significa che può succedere che i genitori di bambini malati si convincano che il loro bebè sia sano e scoprano la verità solo dopo la nascita. Viceversa, può succedere che i genitori di feti del tutto sani siano indotti a credere, erroneamente, che il loro figlio sia malato. Questo genera, ovviamente, una sofferenza inutile. E potrebbe anche portare ad aborti non necessari.

Il parere dell’esperto

“Negli ultimi mesi si sono rivolte a me donne gestanti che avevano avuto un

test su Dna fetale positivo per patologia fetale. Ho eseguito il test di conferma con amniocentesi o villocentesi riscontrando, con sbigottimento, che in sei casi non venivano confermate le patologie: cinque feti sono risultati sani e su uno, verosimilmente anche sano, sono ancora in corso verifiche” ha spiegato il dottor Claudio Giorlandino, ginecologo presidente della Fondazione Altamedica per lo studio delle patologie della madre e del feto.

Controlli gratuiti

I ginecologi invitano, quindi, le coppie che hanno eseguito questo esame a chiedere delucidazioni al medico di fiducia. Presso le sedi di Milano e Roma della Fondazione Altamedica, le donne che hanno ottenuto un risultato patologico a seguito del test sul sangue materno possono sottoporsi gratuitamente e immediatamente a villocentesi o amniocentesi. 

In breve

LE ALTERNATIVE CERTE

Lo screening prenatale permette di stabilire la percentuali di rischio di anomalie e malformazioni del feto. Al momento, quindi, le uniche due indagini affidabili al 100% sono amniocentesi e villocentesi, esami invasivi.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola le settimane di gravidanza

Calcola la data presunta del parto

Calcola il peso del feto

Calcola la lunghezza del feto

Scegli il nome del tuo bambino

Controlla i valori Beta HCG

Le domande della settimana

Ridatazione della gravidanza: c’è da preoccuparsi?

11/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Claudio Ivan Brambilla

Non c'è nulla di cui preoccuparsi quando la gravidanza viene ridatata, specialmente se la differenza tra l'epoca calcolata in base alla data dell'ultima mestruazione e le misure rilevate dall'ecografia è di appena una settimana.   »

Mestruazioni in ritardo ma il test di gravidanza è negativo: cosa può essere?

10/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Gaetano Perrini

L'elenco delle possibili cause di amenorrea o, comunque, di irregolarità mestruale è molto nutrito e non è possibile, in assenza di informazioni precise, ipotizzare quale possa essere nel singolo caso. Quello che serve è effettuare determinati controlli affidandosi al proprio ginecologo.   »

Depressione post parto: che fare?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Angela Raimo

A fronte di una diagnosi di depressione post parto è irrinunciabile intraprendere cure mirate, che consistono nella psicoterapia associata all'assunzione di farmaci ad hoc. Spetta comunque al medico pianificare la strategia più adatta al caso.   »

Pianto e tosse durante la poppata: cosa può essere?

03/06/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Roberta Levi

Le possibili cause che possono indurre il bambino a scoppiare a piangere e a tossire mentre viene allattato sono numerose: se l'episodio si ripete è necessario un controllo dal pediatra curante.   »

Fai la tua domanda agli specialisti